Onofri: “Attenzione al Genoa di Ballardini. Dalla partita di ieri il Napoli trae anche aspetti positivi”
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Claudio Onofri, ex Genoa: “La partita di ieri? Io credo che questa partita non abbia rappresentato il volere di Gattuso. L’Atalanta se gioca in quel modo ti costringe a stare dietro, perché ogni qual volta cerchi di uscire con fraseggi da dietro, arrivano in continuazione a pressare. Per cui credo si possa analizzare questa partita anche positivamente per quello che hai concesso relativamente poco all’Atalanta. L’Atalanta è una squadra che deve migliorare. Gasperini deve migliorare ancora alcuni aspetti comunicativi. È un piacere vedere come si muove questa squadra. Quando la commentavi mi sembrava di essere tornati all’asilo: gente che rubava palla e la dava al compagno. Questo excursus per dire che la partita di ieri deve essere vista anche positivamente. Napoli? Il Napoli ha dei momenti particolari, come ad esempio la partita di ieri, mi ha ricordato l’Atalanta per pressing e aggressività, poi nella stessa gara ci sono stati attimi in cui la squadra si allungava, i tempi erano sbagliati. Non è secondo me dovuto al discorso del modulo. Durante il campionato provare delle cose che sono innovative, in un momento in cui devi fare risultati, non è qualcosa di positivo. Ballardini? Quello dell’anima è una cosa quasi scontata. Ballardini qui è un idolo indiscusso, ogni volta che viene lo aspettano all’aeroporto per portarlo in trionfo (scherza ndr). Quello che è stato rapido e costruttivo è stata l’organizzazione di un pressing. Contro l’Atalanta, i nerazzurri avevano una difficoltà impressionante a fare quattro passaggi di fila. Ancor più è successo domenica a Crotone, dove fino al novantesimo c’era una squadra che voleva recuperare il pallone e giocarlo per un compagno smarcato. Mentalità, ma anche organizzazione: questo per dire che l’operazione Ballardini sta avendo un ottimo esito per questi motivi. Gattuso? Io quando parlo di Rino Gattuso, con cui non ho confidenza, ma avendolo incontrato più volte e conoscendolo da calciatore, io tifo Rino Gattuso. Io capisco che parliamo di una grande piazza e una grande rosa che può fare meglio. Questa squadra deve essere più continua e questo è compito dell’allenatore, ma io vi dico una cosa: ricordo un Udinese-Milan con Rino Gattuso in panchina dove tutti rimarcavano tutti la grinta che dava alla squadra. Io poi in quella partita vidi anche degli aspetti di lettura della partita stessa. Parlandoci ho sempre avuto la sensazione che nel calcio non è così diffusa come aspetto caratteriale. Sono tifoso suo e spero che con il Napoli faccia il meglio possibile, perché ne ha tutte le possibilità e tutti i meriti”.