Curiosità – Il bersagliere Gian Piero e i turni di guardia nelle caserme di Napoli

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Nel plotone calciatori dello scaglione «1979» era tra i più assidui agli allenamenti. Era un bersagliere attento alle regole del servizio militare, ma anche un professionista esemplare per essere pronto a scendere in campo la domenica in serie B con la maglia del Palermo, guidato da Giancarlo Cadé. Gian

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Piero Gasperini ha condiviso la stagione 1979-80 con la naia a Napoli. In servizio alla Seconda compagnia speciale bersaglieri atleti, diretta dall’allora capitano Angelo Agata, ha avuto l’opportunità di trascorrere un anno alla Caserma Mameli. In quel plotone l’attuale allenatore dell’Atalanta si accompagnava, in prevalenza, ai suoi compagni del Palermo, Riccardo Maritozzi e Pasqualino Borsellino. Gasp era puntuale agli allenamenti dal martedì al venerdì allo Stadio Albricci, con lo staff tecnico federale coordinato da Gino Vultaggio, con Jone Spartano e Antonio Simeoli. «Gasperini ricorda Catello Tronco, all’epoca direttore tecnico della Nazionale militare e capo sezione Sport del X Comiliter era un esempio per tutti i compagni del plotone calciatori. Parlava raramente, ma rifletteva molto, mai insofferente verso gli impegni militari. Partecipava ai servizi di guardia alle caserme Mameli, Boscariello e Battisti. Mi è capitato spesso di scambiare considerazioni sul calcio, già allora aveva umiltà e tanta voglia di apprendere».
A cura di Antonino Siniscalchi (Il Mattino)

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