Sibilia: “Elezioni Figc? Sono deluso, c’era un patto scritto di successione”
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Cosimo Sibilia, presidente Lega Nazionale Dilettanti: “Mi cimento sempre per dare risposte e mantenere impegni presi: questo è il mio unico obiettivo. Per la LND, su 23 assemblee ho avuto 21 indicazioni e 2 astensioni. All’assemblea di sabato prossimo, questo sarà sancito e mi riempie d’orgoglio. Concorrere in un periodo così complicato ed ottenere un risultato come il mio è un grandissimo risultato. Patto di successione? Fa male Ulivieri a non ricordare, è uno dei sottoscrittori insieme a coloro che rappresentavano il 73% della FIGC. C’era il presidente della LND, il presidente della Lega Pro, il presidente per l’Associazione allenatori e il presidente dell’AIA. Non so se sono venuti meno al patto, ma io ricordo che quella fu una stagione particolare, perché eravamo nel commissariamento del CONI ed indicati come ribelli. Rispetto a tutto questo ci fu un accordo con un documento scritto, aspetto fiducioso. Del mio programma, evidenzio la possibilità di discutere sulle 100 società professionistiche: non permettono di far viaggiare tutto il sistema in tranquillità; c’è da evidenziare la questione della giustizia sportiva; parlare dell’impiantistica sportiva, in Italia ne siamo svantaggiati, anche in vista della prima gara degli Europei all’Olimpico. Ognuno deve dare il proprio contributo. Quest’anno, col Covid, abbiamo ragionato come sistema: quando si discute dei risultati ottenuti, si mette in secondo piano quella è che la collaborazione istituzionale. Vorrei che, quando ci sono giorni positivi e quelli meno positivi, si possa discutere di quanto la LND ha portato avanti: senza, non si poteva neppure parzialmente superare un momento così difficile. La LND ha circa 400 dipendenti e 2.000 collaboratori in Italia, abbiamo la responsabilità di sostenere 2.400 famiglie, abbiamo la necessità di sentire vicinanza da parte delle istituzioni. Spesso ho sentito parlare il Ministro di contributi, ma non li hanno messi per quanto riguarda i collaboratori. Venerdì prossimo abbiamo un Consiglio per capire se il campionato d’Eccellenza può ripartire. Purtroppo i giovani quest’anno sono stati penalizzati. I tempi e le risoluzioni dei problemi, sono vincolati alla curva dei contagi: dopo il 5 marzo possiamo cominciare con gli allenamenti e dopo due settimane, capire se si può partire. Se vengono imposti i tamponi, chiaramente hanno un costo importante che una piccola società non si può permettere. Deluso da qualcuno? Se avessi firmato un impegno ed avessi pensato di modificare, avrei chiamato i firmatari e stabilito nuove riflessioni: questo non c’è stato. Ne sono ovviamente deluso, soprattutto quando Ulivieri dice che ‘è una scrittura privata’: non è così quando si decide di tutto il circondario, ognuno ha dato un contributo ricevendo poi l’elezione e chiudendo la stagione del commissariamento del CONI. Vengo dal basso, dai campi in terra battuta, per quanto mi riguarda sposo per intero i nostri obiettivi: lealtà, correttezza, linearità e mantenere la parola”.