La sblocca Elmas, la chiude Politano: è la sintesi della partita. Ma nel mezzo c’è molto altro. C’è una lunga fase in cui il Napoli è costretto a contenere l’iniziativa della formazione di D’Aversa, in cui la squadra azzurra si mantiene più bassa ma poi non riesce a ripartire. Nell’ultimo quarto d’ora Gattuso inserisce Maksimovic che va a fare il centrale in mezzo a Manolas e Koulibaly e la difesa passa a cinque, con i tre centrali difensivi e con Hysaj l’altro neo entrato largo a sinistra e Di Lorenzo sull’altra fascia. Come detto la slocca Elmas, una perla la sua. Riceve palla da Demme poco oltre il centrocampo e affonda palla al piede centralmente, poi al limite dell’area s’infila tra tre-quattro difensori del Parma e infila Sepe. Un colpo individuale. Gattuso conferma il 4-3-3, due le novità rispetto al match di coppa Italia contro lo Spezia: Di Lorenzo terzino destro nella difesa a quattro e Petagna centravanti, ruolo dove è nuovamente indisponibile Mertens. Il secondo tempo è caratterizzato da un predominio di gioco del Parma e da una prestazione difensiva degli azzurri che stringono i denti nei momenti di maggiore difficoltà. Si vedono grinta e sacrificio, ma il gioco latita e mancano le fiammate offensive: il cambio di passo si vede solo con qualche iniziativa di Elmas e con Politano, oltre che di Lozano che però cala nella ripresa avendo giocato nell’ultimo periodo tutte le partite da titolare.
Il Mattino