Gennaro Gattuso: “Io voglio lavorare e sapere di che morte dovrò morire”
“De Laurentiis? Il rapporto con lui è buono, ma non posso negare negli ultimi 15/20 giorni è successo qualcosa di strano e non mi piace essere un’ipocrita. E’ da un mese che c’è questa tarantella dell’esonero, leggo di nomi e di dare le dimissioni. Io non mi sento di darle, se la squadra mi avesse fatto capire che era contro di me, io me ne sarei andato all’istante. Purtroppo prendo schiaffi a destra e a sinistra, subisco offese tutti i giorni, anche gratuite e non posso tollerare questo. A me piace lavorare e sapere di che more devo morire in futuro. Ora è chiaro potrebbe succedere di perdere le prossime gare contro Atalanta e Genoa, tocco ferro ovviamente, tornare in discussione, ma io penso al campo e dare il meglio per la squadra. Io non leggo i social, non mi interessa, lo fanno i ragazzi e a loro invece questo resta. Sono a mio agio a Castel Volturno, non esternamente dove non c’è un clima di serenità. Leggo della pescheria, dove tra l’altro si mangia bene, oppure che stavo per morire, ma anche che sono incapace ad allenare, questo sì che mi ha ferito tanto”. A fine gara lo sfogo sincero e senza peli sulla lingua di Gattuso che certamente non ha gradito i contatti di AdL con alcuni allenatori dopo la sconfitta di Verona. Benitez, Allegri e Spalletti, un modo per non creare un clima di fiducia nei giorni a seguire. Ora ci sono altre gare, però si attende la reazione di AdL dopo lo sfogo di Rino.
Fonte: Corriere dello Sport