Gino Rivieccio: «Napoli-Juve sarebbe stata importante anche se in palio ci fosse stata la Coppa del Nonno»: è stata una finale dai «mille significati sociali» anche per l’ attore e comico partenopeo, tifosissimo azzurro e conduttore in tv (per l’emittente Piuenne) di Goal Show, una trasmissione dedicata al Napoli.
Napoli-Juve ai tempi delle restrizioni ha avuto un sapore particolare? «Direi di sì. L’unico lato positivo è che se i teatri fossero stati aperti ieri non avrei visto la partita. Lo dico ovviamente per ironizzare ma il momento è difficile per chi lavora sul palcoscenico. La crisi è grave e pesante. La cultura, purtroppo, è stata messa in fondo alla lista. Noi siamo stati i primi a chiudere e saremo gli ultimi a riaprire».
Che emozioni le suscita la Supercoppa? «Come diceva Pesaola, mi diverto solo quando vinco. Anche se fosse in ballo la Coppa del Nonno, gli animi sarebbero tesi tra azzurri e bianconeri. Non sarà stata la migliore Juve del Terzo Millennio, ma è una grande squadra e lo ha dimostrato anche ieri. Il Napoli potrà giocarsela anche nelle prossime gare contro la Juve. Ce ne saranno almeno altre due, quelle di campionato. Forse tre, ma dipenderà dalla Coppa Italia».
Questa è la prima partita Napoli-Juve dopo la scomparsa di Maradona. «Diego era bravissimo a far emergere i motivi dell’importanza sociale della sfida con la Juve anche nel pre-gara. Caricava l’ambiente anche a distanza, con le interviste. Tra gli anni ’80 e ’90 i calciatori non vivevano isolati in casa, come oggi. Di questi tempi, invece, apprendono le notizie dai social, come tutti gli altri. Sono convinto che Diego abbia visto il Napoli anche ieri. Non so dove e non so con chi, ma ci avrà provato anche lui a sostenere la squadra. E continuerà a stare vicino ai ragazzi di Gattuso».
La tensione di quest’anno tra Napoli e Juve, dovuta in larga parta al rinvio della sfida allo Stadium di Torino, secondo lei tornerà a farsi sentire? «Mi auguro che gli animi possano stemperarsi, dopo ieri sera. Chiaro che le partite si devono vincere o perdere sul campo, ma il mondo è già abbastanza pieno di problemi, coi morti da Covid, per trascinare la rabbia anche sul rettangolo verde. Senza la decisione della Federcalcio e con i tifosi sugli spalti, gli animi ieri sarebbero stati meno sereni. Paradossalmente, e solo in questo caso, lo stadio vuoto ha remato nella direzione della serenità, almeno fuori dal campo».
Come va con la trasmissione Goal Show? Vi state aprendo anche al Web? «Lo streaming sta avanzando, senza ombra di dubbio: caricare la puntata sul Youtube consente anche a tanti tifosi del Napoli che vivono fuori di scriverci, di sentirsi a casa e vicini alla squadra. C’è il progetto di realizzare prossimamente la trasmissione in live-streaming su piattaforme, come Youtube e Twitch».
G.D.B. (Fonte: Il Mattino)