Campo trappola: a Udine due brutti ricordi di Sarri e Ancelotti
Una volta, l’avrebbero chiamato campo-trappola: proprio la Dacia Arena, con la sua modernità, un progetto che ha anticipato i tempi. Qui sono successe talmente tante cose, negli ultimi anni, che ripensare alla prove generali della “mano de dios” sa di preistoria: però è accaduto anche questo, nel lontano 12 maggio del 1985, all’ultimi minuto d’una partita pirotecnica, 1-0 per il Napoli, aggancio e sorpasso dell’Udinese di Vinicio, e irruzione molto più che sospetta del “pibe de oro”, che cominciò a prendere le misure. E in questo stadio in cui, però, c’è una tradizione largamente favorevole (è da quattro anni che il Napoli non ci perde), Sarri ci ha lasciato uno scudetto o almeno una speranza e Ancelotti ci ha perduto (pareggiando) una panchina.
A. Giordano CdS