ESCLUSIVA – Ciro Borriello (Ass. Sport Comune Napoli): “Da domani inizia il percorso burocratico per la statua di Maradona”

All'interno l'intervista all'Assessore allo Sport del Comune di Napoli

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A Napoli c’è ancora rabbia e delusione per la sconfitta interna contro lo Spezia, si pensa all’Udinese per riscattare il risultato contro i liguri. Nel frattempo c’è lo sguardo alla questione Maradona e la statua. Ilnapolionline.com ha intervistato l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello.

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Nella giornata di ieri l’Assessore ai Trasporti De Maio ha parlato della data del 10 Maggio per l’inaugurazione della statua a Maradona. Me lo confermi? “Nella giornata di domani ci sarà una riunione con i membri della Giunta comunale, per discutere appunto della statua di Maradona. E’ chiaro che sarà una scelta che dovrà fare la gente di Napoli, dove saranno coinvolti anche alcuni personaggi del mondo dello sport. Dovrà essere rispettato tutto l’iter burocratico e ci auguriamo che per il 10 Maggio si possa inaugurare la statua. Due le possibili collocazioni: Piazzale Tecchio o di fronte alla Curva B”.

Restando sul tema Maradona, dov’eri esattamente quando il “Pibe de Oro” segnò quella splendida punizione a due in area contro la Juventus? “All’epoca avevo tra i 13 e i 14 anni, non andavo ancora allo stadio, all’età di 16 anni iniziai a frequentare il catino di Fuorigrotta. In quel periodo non c’erano le pay-tv ma le radioline e mi ricordo esattamente che quando si collegarono con Napoli per il gol di Maradona contro la Juventus, ci fu un boato fragoroso che ancora oggi riecheggia nella mia mente”.

A proposito di boato, quando secondo te gli stadi torneranno a vedersi i tifosi? “La risposta ad oggi non è facile da dare, perché dipende come sempre dai dati della pandemia. Purtroppo ad oggi non sono positivi, anche se la decisione sulle zone, in modo da evitare che ci possano essere peggioramenti in caso di terza ondata. Sono d’accordo con il vice ministro della salute Sileri, chi è già vaccinato potrà recarsi allo stadio, sarebbe il giusto riconoscimento”.

Sulla sconfitta di ieri sera del Napoli contro lo Spezia, gara dominata sui tiri in porta, ma persa per imprecisione, quali secondo te le colpe principali degli azzurri? “Io credo che sia una questione che a questa squadra manca un leader, un calciatore che nei momenti difficili possa trascinare la squadra nei momenti difficili. Un Ibrahimovic, Cr7 ma anche Gattuso quando giocava con la maglia del Milan. La squadra ha dimostrato che può battere chiunque, ma al tempo stesso può perdere anche contro lo Spezia. E’ una questione di concentrazione dettata dal fatto che i giocatori sprecano per troppa precipitazione sotto porta e questo spesso accade. Insigne? Per me è un ragazzo di Napoli che dà tutto se non di più alla causa azzurra, purtroppo molto spesso si pretende troppo da lui anche per una questione di attaccamento alla maglia. L ragazzo però lo reputo un professionista serio e le parole a fine gara sono di un capitano e un uomo vero”.

Infine cosa ne pensi della vicenda Osimhen? “Credo che stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni, sa di aver sbagliato, commesso una sciocchezza e infatti ha chiesto scusa. Ora lo attendiamo presto in campo, perché la sua assenza si comincia a far sentire, probabilmente con lui e Mertens in campo, in certe gare il risultato sarebbe stato diverso, invece che essere deludente come contro lo Spezia oppure contro il Torino”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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