Calenda (Entourage Osimhen): «Victor non va accusato per una festa con i familiari Tornerà più forte di prima»
Come Gattuso che ci ha messo il faccione, anche Roberto Calenda, rappresentante italiano di Victor Osimhen, non si nasconde.
Partiamo dalle condizioni di Osimhen. «Intanto una premessa. La salute prima di tutto, prima anche dei processi su come, quando e perché ha preso il Covid. Osimhen è a casa senza sintomi. È triste per quanto accaduto e arrabbiato perché non ne può più di stare lontano dalla squadra e dal campo. Osimhen è un uomo con la U maiuscola. Ha sbagliato, si è assunto la responsabilità del suo errore come fanno gli uomini, ha chiesto scusa a società, allenatore, squadra e tifosi. Lui per primo non vedeva e non vede l’ora di poter aiutare tutti. È fuori da un po’ e ora è anche a casa col Covid che si è aggiunto all’infortunio alla spalla che sta superando».
Come sta vivendo questo momento? «Facile intuire l’umore. Partendo dalla considerazione che ha commesso una ingenuità, bisogna anche conoscere il contesto per avere un quadro completo della questione. Parliamo di un ragazzo di 22 anni che negli ultimi mesi ha vissuto momenti molto difficili: è rimasto solo per tanto tempo, ha perso il padre e con questo infortunio le cose sono ulteriormente peggiorate. Non vedeva i suoi familiari da mesi e quando è tornato a casa, dopo così tanto tempo, gli hanno organizzato una festa a sorpresa per il suo compleanno. Per cui va bene giudicarne l’errore ma per favore non consideriamolo come se fosse andato a Ibiza in discoteca. Detto questo, ha sbagliato e chiesto scusa a tutti. Questione chiusa».
L’infortunio alla spalla? «È sempre molto delicato. L’errore sarebbe quello di non curare bene questi problemi e trascinarseli per tanto tempo. Servono cautela e lucidità, affrettare tutto sarebbe errato. Victor adesso rientrerà con grandi motivazioni, sperando di non uscire più. Tutto quello che gli è accaduto servirà per dargli ancora più energia e renderlo ancora più forte. Lui è un leone».
State discutendo con il Napoli la questione multa? «Sono questioni interne che il Napoli affronterà come sempre nel modo che ritiene più opportuno».
Impossibile il rientro per la Supercoppa del 20 gennaio? «Non lo so. Sarebbe bello, ma ci sono troppe componenti imprevedibili in ballo, a cominciare dal Covid. Speriamo torni negativo presto, poi vedremo».
M. Giordano (Il Mattino)