Gattuso sta bene. «Non ancora al 100 per cento, ma le cose stanno andando nella direzione giusta, proprio come ci aspettavamo». Anche con gli occhiali negli occhi puoi vederci le fiamme della rabbia. «Non puoi arrivare venti volte in area di rigore e giocare senza veleno. Sono contento, ma anche arrabbiato per le dieci palle gol che non abbiamo sfruttato e che in Italia non le crea nessuno. E questo con tutte le assenze. Ma bisogna fare gol quando si costruisce così tanto, ci vuole il veleno sotto porta ed è questa la mentalità di cui parlo».
Quella del Napoli, resta, con 13 gol incassati, la migliore difesa della serie A. Eppure… «Ieri sul gol di Joao Pedro sembravano una squadra di ragazzini, avevamo paura di mettere il piede e alla fine abbiamo rischiato di rovinare tutto. Sarebbe stato incredibile. Per fortuna ci ha pensato Zielinski, altrimenti non sono come si sarebbero messe le cose». Già Zielinski. «I gol che fa lui erano quelli che sognavo di fare quando giocavo a calcio. Lui danza sul pallone, riesce a fare cose incredibili, In questo momento ha tutto per diventare un grandissimo. Gli manca cattiveria negli ultimi 15 metri. Se giochiamo con la mezzapunta è perché so di poter contare su di lui». Poi si scioglie. «Eravamo cotti nelle ultime gare giocate, sia fisicamente che mentalmente. Noi siamo la squadra che crea più occasioni in Serie A e che ne concede di meno, siamo primi in tutte e due le classifiche e questo ci deve far riflettere. Giochiamo bene, ma dobbiamo essere più lucidi, cattivi, avvelenati per finalizzare».
Il Mattino