Tutto il mondo “partenopeo” esulta per una sentenza che vale un gol. O forse anche di più. Dalla politica alle istituzioni, allo spettacolo. «Finalmente è fatta giustizia» il pensiero di Andrea Sannino, artista napoletano e tifoso azzurro che sperava in un ribaltamento del primo verdetto. «Lo sport è sport se fa bene alla salute» commenta. «Sono sempre ottimista, ho sempre sperato in questa sentenza finale. Non so se questo verdetto sarà un incentivo per la squadra in campo». Il dubbio del cantante, un dubbio spazzato via da Salvatore Esposito, l’attore che ha interpretato Genny Savastano in Gomorra: «Vedremo una squadra diversa già contro il Torino: rientra Insigne, poi a gennaio Osimhen e Mertens con Koulibaly, l’orizzonte di questa nuova sfida alla Juve è del tutto diverso. Non ho mai avuto dubbi: arrivati all’ultimo grado di giustizia, giustizia è stata fatta».
Esposito non lascia e anzi raddoppia. «Magari adesso De Laurentiis ci farà anche un regalo sul mercato: il Papu Gomez sarebbe ideale per il 4-2-3-1 di Gattuso» chiede l’artista. «È una sentenza giusta, che conferma l’indipendenza del Coni» le parole di Gino Rivieccio, artista e tifoso azzurro tra i più appassionati. «Questa sentenza cambia tutto: entriamo in zona Champions e ciò può anche darci una marcia in più dopo le due ultime partite. Il 22 è un numero che ci porta bene: sei anni fa vincemmo la Supercoppa, la vittoria di Koulibaly a Torino arrivò il 22 aprile, ora questa bella notizia. Facciamo bene noi napoletani a essere scaramantici». Anche le suore di clausura esultano alla notizia. «Ce la possiamo ancora giocare fino alla fine. Forza Napoli sempre», gioisce via social suor Rosa Lupoli, clarissa cappuccina tifosissima degli azzurri.
G. Arpaia, Il Mattino