Quanta vita, quanta storia, quante emozioni al Centro Paradiso di Soccavo. “Luogo” che nasce con il presidente dei trionfi, Corrado Ferlaino, che ricorda tutto, come fosse ieri: «Nel 1969 quando divenni presidente del Napoli, intorno al campo era in corso la lottizzazione dei suoli. Vendetti un pezzo di terreno accanto al centro Paradiso, che era già di proprietà della Società. Con quei soldi il Calcio Napoli ha costruito le tribune, la sede, il ristorante e gli spogliatoi. Oggi vederlo così fa male, ma non posso farci nulla. Il campo fu venduto a Corbelli insieme alla società, mentre De Laurentiis ha preferito andare fuori Napoli. Dopo il fallimento non so che fine abbia fatto». Poi il momento amarcord: «Entrando c’erano subito gli spogliatoi, poi la sala conferenze per i giornalisti e al primo piano le camere dei giocatori. Al pian terreno la sede della Società, il ristorante e la lavanderia. Su questo campo ricorda Ferlaino sono passati per anni tutti i giocatori della prima squadra. A Marianella feci la stessa cosa e c’erano addirittura tre campi di calcio, ma lì c’erano le giovanili. Si facevano anche le selezioni. Sui quei campi hanno cominciato a giocare Ferrara e Cannavaro». L’ex patron del Napoli racconta poi un aneddoto sul campo Paradiso: «Quando c’era la partita, alle 11 pranzavano i giocatori e poi alle 12,30 ospitavamo le figure più importanti della città: sindaci, onorevoli, che venivano a pranzo e poi andavano al San Paolo».
Il Mattino (V. Esca)