Tre partite in 72 ore. La Lazio, mercoledì con il Torino e martedì pomeriggio quella, forse, più delicata. Non su un prato ma in un’aula del palazzo del Coni, al Foro Italico, al Collegio di garanzia dello sport. E che mette in palio ben 4 punti: per la penalizzazione in classifica e per la sconfitta a tavolino. Trentadue pagine di ricorso, protocollato con il numero 01176, con cui De Laurentiis prova a ribaltare le sentenze del giudice sportivo e della Corte sportiva d’appello della Figc. E in cui il Napoli respinge in ogni punto le motivazioni che hanno portato alla condanna. Per prima cosa, il nuovo avvocato Enrico Lubrano, che affianca il consulente legale Grassani, parla di «una causa di forza maggiore che è stata preclusione alla trasferta, intervenuta già il giorno prima della partita». In pratica, ed è questo il punto chiave, il successivo provvedimento del 4 ottobre aveva carattere solo confirmativo e non di primo provvedimento di preclusione alla trasferta. Non è un dettaglio di poco conto. Ma la difesa del Napoli va oltre e spiega che pur volendo ammettere che è il provvedimento della domenica, ovvero quello delle 14,33 ad aver vietato la trasferta (così come rilevato dalla Corte sportiva), in ogni caso avrebbe valenza «di atto di forza maggiore». Fonte: Il Mattino