Una vita trascorsa alla Lazio, le gioie targate Napoli. Questo è il Bruno Giordano calciatore, attaccante voluto fortemente da Diego Maradona e che in occasione di match come quello di stasera è alquanto diviso, nonostante la “fede” calcistica dica Lazio. Ne parla a il Corriere dello Sport: “Passione e fede mi portano dalla parte della Lazio, squadra che tifavo da bambino e nella quale ho avuto la fortuna di crescere calcisticamente e fare l’esordio tra i professionisti. Sono stati 16 anni lunghissimi, dagli esordienti fino alla prima squadra. Quando alla Lazio si accosta il Napoli viene fuori l’aspetto sportivo, quello che mi ha consentito di vincere un campionato che, invece, mi è mancato a Roma. Con lo scudetto a Napoli ho provato una gioia immensa. Sotto l’aspetto professionale, l’azzurro mi ha ripagato di quello che, purtroppo, la Lazio non mi ha potuto dare negli anni. Ricordo che dopo la vittoria dello scudetto non uscii di casa fino al giovedì, poi vidi la città tutta colorata d’azzurro: fu una sensazione bellissima.
Conobbi Maradona nel ’79 quando ci affrontammo con le nazionali, ci scambiammo qualche battuta e da lì istintivamente si è creato il nostro rapporto. Nel 1983, giocavo ancora alla Lazio, mi infortunai e mi mandò un telegramma per darmi il suo in bocca al lupo. Diego mi ha voluto al Napoli. Con lui ho vissuto delle esperienze straordinarie. Mi accolse come un fratello nella sua casa. Era una persona generosa, uno che a Natale riempiva i pulmini di giocattoli e li mandava negli ospedali per donarli ai ragazzi meno fortunati di Napoli.”