Top e flop del Napoli a Milano – Ingenuo Insigne per le proteste

Lozano ispirato Koulibaly tiene  Zielinski lotta 

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Il Napoli esce sconfitto dal Meazza contro l’Inter, ma con una prestazione davvero ottima e per lunghi tratti dominando i padroni di casa. Nel primo tempo un’occasione per parte, tiro di Lautaro e palla sul fondo e poi conclusione di Zielinski che esce di un soffio. Nella ripresa Handanovic strepitoso sul colpo di suolo di Insigne. Un minuto dopo rigore per i nerazzurri per fallo di Ospina su Darmian e rosso diretto al capitano, dal dischetto spiazza Lukaku. Nel finale però i partenopei sfiorano più volte il pari, con Politano, ancora super il portiere dell’Inter, con Di Lorenzo e poi palo di Petagna. Secondo il Corriere dello Sport, Lozano come sempre pericoloso, non sufficiente solo Di Lorenzo.

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Così i voti di Antonio Giordano sul Cds edizione Campania:

Ospina 6 – Alla fine del primo tempo potrebbe, con Handanovic, citare in giudizio gli altri per abbandono. E neanche per lui un gesto di carità. Magari aveva la calzamaglia, vai a capire. Il rigore è un gesto disperato, non una colpa. Fa da spettatore, in pratica.

Di Lorenzo 5,5 – La corsia da battere per le uscite è quell’altra, sulla sua il Napoli atterra girellando alla larga. E Young è un amico. Nel finale, butta via le catene e per poco non gli esce un asso dal destro.

Manolas 6 – Visto che gliele tirano addosso, lui se le prende. poi ne svirgola una, altrimenti si resterebbe aggrappati ad una noia insopportabile, e comunque non dà mai l’impressione che fatichi.

Koulibaly 6,5 – Una sciocchezza (che sta per costare parecchio) poi spalla a spalla, faccia a faccia, tackle contro tackle con Lukaku, che si vede solo dagli undici metri.

Mario Rui 6 – Sta persino davanti a Insigne, e glielo ha detto Gattuso, per attaccare alle spalle di difensori che dovrebbero staccarsi ma che preferiscono evitare.

Ghoulam (39’ st) sv – Una presenza.

Bakayoko 6 – Uno dei due «compari» che fanno la guardia dinnanzi al ranch. E non c’è bisogno di usare le maniere forti, perché l’Inter se ne sta alla larga.

Fabian Ruiz (29’ st) sv – Dà palleggio, pure rapidità, in quel centro intasato.

Demme 6 – Fa tandem con il francese e la coppia ha muscoli per starsene al gelo, ad attendere eventuali rivolte che sono improbabili però.

Elmas (39’ st) sv – Il tempo di imprecare per la sconfitta.

Lozano 6,5 – Conoscendolo, gli stringono la zona di competenza: almeno ha la voglia di puntare, lui sì, e di tentare di argomentare o perlomeno di dimostrare che c’è vita al «Meazza». Serve assist, non bastano.

Zielinski 6 – In realtà è l’appoggio della prima punta: nella terra di nessuno non arrivano neanche palloni ma se li va a prendere. La volée (33’ pt) è deliziosamente imperfetta e le illuminazioni degne del talento.

Politano (29’ st) 6 – Va morbido su un pallone (35’) che Lozano gli serve a porta spalancata e trova Handanovic. Un quarto d’ora di vibrazioni.

Insigne 4 – Il regista esterno per arrivare sino a Lozano o per rifugiarsi in un palleggiatore. Quando gli si spalancano le linee, le sfrutta. Poi anche dalla distanza, con il tacco. Perde la testa e va fuori.

Mertens sv – Le lacrime e quella maschera di sofferenza spingono al pessimismo. Il suo 2020 sembra finire qua.

Petagna (16’ pt) 6 – Il disegno iniziale della partita non gli appartiene ma entra e la ridisegna. Il palo è uno sfottò (47’ st) del destino.

Gattuso (all.) 6,5 – Perde una partita quando persino un pareggio l’avrebbe potuto irritare.

Fonte: CdS

 

 

 

 

 

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