Top e flop de “Il Mattino”: male Ospina, Lozano inarrestabile, Insigne perde la testa

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Top e flop

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Il rigore, poi trasformato da Lukaku, e l’espulsione a Insigne: il momento topico, una sconfitta totalmente immeritata: il Napoli va sotto dopo non aver subito praticamente nulla ed essersi reso pericolosissimo con il colpo di tacco del capitano azzurro. La squadra ha la forza di reagire attaccando con l’uomo in meno e con Handanovic decisivo nelle parate su Politano e Di Lorenzo e sul palo di Patagna. 

Il Napoli palleggia in attesa del varco giusto e provando nello stesso tempo a non scoprirsi con Demme e Bakayoko guardiani a centrocampo. Gattuso perde in avvio di partita Mertens, il copione tattico resta lo stesso con Petagna centravanti. Lascia libertà a Zielinski di sprigionare fantasia nella fase offensiva tra le linee o partendo da mezzala sinistra, la variante è Mario Rui che sale di più a sinistra, il piano in fase difensiva buono il lavoro su Lukaku.

5 OSPINA
Sbaglia l’uscita su Darmian, lo prende in pieno: rigore e ammonizione. L’episodio chiave. Per il resto s fa sentire e guida la difesa a voce alta, attento nelle uscite, come sempre disinvolto con i piedi quado evita il pressing di Lautaro Martinez con un passaggio preciso a Di Lorenzo. Prende Darmian in uscita.

6 DI LORENZO
Sale per accompagnare la manovra a destra e disegna geometrie precise anche se a volte pensa un attimo di troppo alla giocata e fa perdere il tempo di gioco alla squadra. Sfiora il gol del pareggio, potrebbe essere più incisivo con il sinistro e trova la respinta di Handanovic sul suo palo.

6 MANOLAS
Gli tocca dalla sua zona più Lautaro Martinez e deve stare attento alla rapidità palla a terra dell’argentino, di testa svetta in area anche se concede qualcosina. Nel complesso regge bene l’impatto dell’attacco interista e fa da argine anche con l’uomo in meno quando Lukaku prova il contropiede.

6 KOULIBALY
Duello fisico con Lukaku, gli sta molto vicino, tocca a lui spesso l’impostazione con il primo passaggio dal basso, bravo nell’anticipo sul gigante belga sui palloni bassi. Non concede nulla all’avversario più pericoloso che riesce a fare gol soltanto su calcio di rigore. Una prova molto sicura del difensore senegalese.

6.5 MARIO RUI
Parte molto offensivo e con il movimento a elastico di tutta la squadra va lui nello spazio inserendosi in profondità e in avvio costringe Darmian a stare basso: il portoghese gioca molto largo per sfruttare la fascia e allargare la difesa dell’Inter e copre anche molto bene nella fase difensiva. 

6 DEMME
Contribuisce a una pulita distribuzione del giro palla, si tiene basso a protezione della linea a quattro per sporcare le linee di passaggio su Lukaku e Lautaro Martinez e per prevenire gli inserimenti dei centrocampisti dell’Inter. Partita accorta, buon senso tattico.

6 BAKAYOKO
S’incrocia soprattutto con Berozovic e Gagliardini, dipende da che tipo di posizione occupa a centrocampo, anche lui accorcia per bloccare le linee di passaggio a Lukaku e Martinez e palleggia con precisione, ammonito per un intervento fallo tattico sull’argentino.

6.5 LOZANO
Intorno alla mezz’ora gli arrriva nel miglore dei modi un pallone per puntare Young nell’uno contro uno e lo fa senza lasciarsi pregare con dribbling e cross. Prova il taglio verso il centro per ricevere palla soprattutto da Insigne. Vivacissimo coferma di essere in grande condizione.

6 ZIELINSKI
Sua le prima conclusione minacciosa verso la porta di Handanovic, un esterno destro che si perde fuori non di molto: si muove tra e linee da trequartista e si abbassa per partire da mezzala sinistra, ideale per la duttilità del gioco di Gattuso. Grande numero con tunnel a Brozovic.

4.5 INSIGNE
Espulso per una frase irrispettosa («vai a c..») che giura di non aver pronunciato. Il rosso che lascia il Napoli in dieci, peccato perché fino a quel momento aveva giocato bene. Il capitano fa il movimento dall’esterno verso il centro per girare palla con la squadra e consentire a Mario Rui di allargarsi. 

sv MERTENS
Costretto ad uscire dopo un quarto d’ora per un infortunio alla caviglia sinistra: continua per Dries la maledizione del Meazza dove non ha mai segnato sia nelle partite contro l’Inter che in quelle contro il Milan. Stavolta va ancora peggio con l’infortunio che lo mette fuori gioco dopo un inizio convincente.

6.5 PETAGNA
Lanciato nella mischia al posto dell’infortunato Mertens, si piazza da punta centrale con Lozano e Insigne ai lati e Zielinski un passo più indietro. Entra con buona energia nel match provando una girata spettacolare e partecipando attivamente alla manovra di squadra. Prende anche un palo nel finale.

6 FABIAN RUIZ
Entra con il Napoli in dieci e dà il suo contributo al centrocampo perché gli azzurri non smarriscono le distanze, distribuisce bene il gioco assicurando anche la giusta qualità e contribuendo allo sfortunato assalto finale. Tornerà titolare nella prossima sfida esterna contro la Lazio all’Olimpico.

6,5 POLITANO
Entra con il Napoli in dieci e si piazza largo a destra dove era posizionato Lozano, non è il momento più semplice per entrare in partita: non sfrutta al meglio la chance con la bella parata di Handanovic rispondere al suo sinistro da pochi passi, incontenibile nel finale di partita, ci prova fino all’ultimo secondo.

sv GHOULAM
Il terzino algerino scodella una gran palla in mezzo che per un soffio non viene girata in porta da un compagno da pochi passi. Un giocatore recuperato, positivo il suo apporto anche se per pochi minuti: portrà alternarsi da terzino sinistro co Mario Rui ed essere una soluzione in più per Gattuso.

sv ELMAS
Ultimi spiccioli di partita per il giovane macedone che sta giocando poco: ha tutto il tempo per crescere e guadagnarsi spazio nel Napoli di Gattuso che fa molto affidamento sui centrocampisti di qualità che possono puntare a far gol tra le linee e regalare assist ai compagni.

6 GATTUSO
Il Napoli perde immeritatamente, una serata nera ma il suo piano tattico era giusto. Gli azzurri creano pericoli anche con l’uomo ij meno. Sceglie Demme al fianco di Bakayoko per dare solidità l centrocampo davanti alla linea a quattro difensiva e lascia ampia libertà a Zielinski di svariare. Grandde carattere della squadra che in dieci sfiora il pareggio in tre occasioni, l’ultima il palo di Petagna. 

Fonte: Il Mattino

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