Paratici indagato, la Juve alza il muro della difesa. Il club bianconero si schiera al fianco del direttore dell’Area Sport con una nota in cui viene data la «conferma» dell’informazione di garanzia da parte della Procura di Perugia, nell’ambito dell’inchiesta sull’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez all’Università per stranieri del capoluogo umbro per ottenere la cittadinanza italiana, che il reato contestato è «esclusivamente l’articolo 371 bis c.p.» e che «la società ribadisce con forza la correttezza dell’operato di Paratici e confida che le indagini in corso contribuiranno a chiarire la sua posizione in tempi ragionevoli».
La Juve si mostra quindi tranquilla e convinta che la verità sul caso verrà fuori nell’ambito dell’attività degli inquirenti. A Paratici – sentito dai magistrati perugini lo scorso 20 novembre – viene mossa l’accusa di «false dichiarazioni» in base all’articolo 371 bis del Codice Penale. La Juve replica appunto evidenziando la «correttezza» di quanto fatto dal suo dirigente. D’altra parte già quando era scoppiato il bubbone dell’esame del bomber uruguaiano. Il club aveva evidenziato di aver già cambiato obiettivi per l’acquisto dell’attaccante quando era stata sostenuta la prova. E che Suarez non era un giocatore della Juve. Fonte: CdS