Non c’è pace per Diego: E’ iniziata una “guerra” familiare

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La parte migliore della casa dove Diego Armando Maradona ha passato i suoi ultimi giorni (dall’11 novembre quando è stato dimesso dalla Clinica Olivos) era il piano superiore. Ma il Diez, per le condizioni post operatore (al cervello), i suoi noti guai alle ginocchia (ai quali si possono aggiungere anche tutte le problematiche, a cominciare dall’alcolismo) non poteva salire le scale. Così è morto al piano terra, l’unico dove poteva stare, in una sala giochi che si trovava dietro la cucina, con aria condizionata, trasformata in un’improbabile stanza per la convalescenza, con letto matrimoniale, tv da 32″ e poltrona massaggiante. Il bagno chimico, di cui tanto si è parlato, era stato aggiunto per evitare la camminata fino a quello del piano terra che si trovava dall’altra parte.

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HA FIRMATO JANA

Sicuramente non c’era nemmeno bisogno di una visita in loco per rendersene conto, senza dimenticare che nel contratto di locazione c’è la firma di una delle figlie, Jana. E se la Fiscalia General di San Isidro sta ancora indagando per determinare se si è trattato di omicidio colposo, negligenza medica. Perché non c’era una ambulanza. Adesso l’inchiesta si sta allargando anche allo stato dell’abitazione in cui era tenuto el Diez.

GUERRA IN FAMIGLIA

Intanto da Ana, sorella di Diego, sono partite bordate contro due nipoti. «Dalma e Giannina avevano abbandonato Diego – le sue parole – quando sono andate a trovarlo? Mai. Noi (le sorelle, ndr) non siamo contro di loro, è esattamente il contrario e non so perché. Jana invece sì, c’era, come Veronica con Dieguito Fernando».

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