LA CHIAMATA ALLE ARMI
Gattuso non riesce mai a essere banale. E stavolta, per non deludere, mette nel mirino Lorenzo Insigne. È una specie di chiamata alle armi per il capitano, un modo per investirlo di responsabilità ancor di più. «È troppo musone, siccome è il capitano voglio vederlo sorridere di più, quando non sorride lui non sorride la squadra. Ormai non ha più 23 anni», dice dando a Insigne quasi il potere di condizionare la serenità alla squadra. «Non ci possiamo permettere di vederlo senza sorriso, voglio di più a livello caratteriale, perché lui è uno dei più forti di tutti». E insiste anche in sua presenza nel concetto, la sera quando parla da Alkmaar con lui al suo fianco. «Deve fare quel salto di qualità per cui gli rompo le scatole tutti i giorni. Ha ancora una lunga carriera davanti e ha il dovere di migliorare. Poi, per il resto, è impeccabile. Ma lo vorrei meno musone e più allegro, non che quando ha 2 o 3 giorni storti soffre di mutismo selettivo», dice Gattuso. Insigne al suo fianco non replica ma sorride. Un modo per dire: ok, mister, hai ragione. Fonte: Il Mattino