UNIFORMITÀ
L’isolamento fiduciario, dunque, proseguirà con le stesse modalità adottare finora. Sarà sempre l’Asl di riferimento a dare o meno l’autorizzazione ai componenti del gruppo-squadra di fare la spola tra la propria abitazione e il campo di allenamento. Da questo punto di vista, però, l’auspicio è che ci sia maggiore uniformità nelle decisioni, evitando che si verifichino trattamenti diversi (vedi Piemonte con Juve e Torino), anche nella gestione dei giocatori convocati dalle rispettive nazionali. La Lega vorrebbe un coinvolgimento diretto del Ministero della Salute. Nel documento della Fmsi viene consigliata la scelta di una figura di coordinamento tra le varie Asl. Che poi faccia sponda con un’Authority appositamente creata da via Rosellini. Fonte: CdS