Salvatore Bagni: “Il Napoli grazie a Gattuso è più sfruttato. Il Milan avrà un piccolo svantaggio stasera”
L'ex centrocampista del Napoli degli anni '80 intervistato da "Il Mattino"
Napoli-Milan nel 2020 per tornare con la memoria alla fine degli anni ‘80 quando queste due stesse squadre si contendevano lo scudetto. Un pizzico di nostalgia nel vedere che dopo anni di alti e bassi, il vertice della classifica è di nuovo una questione tra azzurri e rossoneri. È della stessa idea anche Salvatore Bagni che di quelle sfide è stato protagonista con la maglia del Napoli.
Cosa si prova a riavere questa sfida al vertice dopo tanti anni? «Una bella gioia. In questi ultimi sette anni il Milan non è manco entrato in Champions, mentre il Napoli ha sempre avuto un percorso positivo a parte l’anno scorso quando non è arrivato tra le prime quattro».
Quindi la vera rivoluzione è stata in casa Milan? «L’anno scorso cercavano una svolta e l’hanno trovata. Grazie a Maldini che ha sempre voluto un ruolo centrale e non solo di rappresentanza. E poi c’è stato lo zampino di Pioli, una persona seria che ha lavorato con serietà».
E proprio Pioli, però, oggi non ci sarà a causa del Covid: quanto mancherà? «L’assenza sua e del suo vice peseranno non poco. La partita va vissuta e le decisioni vanno prese all’istante. Devi leggere le partite, e con tutto il rispetto per Bonera, un pizzico di esperienza serve. Pioli e Murelli si conoscono da 15 anni e hanno le stesse idee. Detto questo, magari oggi scopriamo che tra i tre Bonera è quello che legge la partita meglio di tutti, ma al momento mi sembra un grosso svantaggio. In ogni caso, poi, per me il Napoli è più forte».
Effetto Gattuso? «Sono felice per Rino perché sta facendo bene. Molti lo hanno catalogato solo come caratteriale, ma sta dimostrando di essere anche altro».
Ovvero? «L’anno scorso ha preso una squadra in corsa e ha vinto la Coppa Italia, oltre ad aver trasformato la credibilità della squadra».
E adesso? «Il Napoli è più sfrontato e se la gioca alla pari con tutti. L’anno scorso ha capito che in quel momento la squadra doveva giocare molto bassa, mentre ora sono spregiudicati. Nessuno gioca con 4 attaccanti, ma senza perdere equilibrio».
Come se lo spiega? «Due mosse, entrambe sul mercato. Demme a gennaio, perché serviva un regista, e Bakayoko in estate. Sono i due giocatori voluti da Gattuso perché funzionali al progetto. Bakakyoko è stato l’uomo della svolta: se giochi a due in mezzo, devi avare fisicità. Fabian e Zielinski sono giocatori importanti per qualità,ma senza fisicità. Rino ha cercato uno che conosceva bene e che aveva quelle caratteristiche. Magari non ha la qualità ma porta equilibrio».
Oggi da chi si aspetta qualcosa in più? «Mertens è chiamato ad essere decisivo perché giocherà meno da rifinitore e più vicino alla porta. Nel Milan pochi dubbi, quando hai Ibra ti appoggi sempre a lui, gestisce i tempi della squadra. Ma contro Koulibaly non penso avrà vita facilissima».
B. Majorano (Il Mattino)