ESCLUSIVA – T. Crudeli (giorn. 7 gold): “Napoli-Milan? Non saremo la vittima sacrificale, ma gli azzurri sono i favoriti”
All'interno l'intervista al collega di 7 gold
In questo periodo di sosta per gli impegni delle nazionali, si pensa anche alla prossima giornata di campionato. Domenica sera allo stadio San Paolo, si giocherà il big-match per il vertice Napoli-Milan, gara che in passato valeva lo scudetto. Il pronostico è molto incerto e decideranno le giocate dei campioni. Ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista di 7gold Tiziano Crudeli.
Domenica sera l’Italia ha battuto la Polonia, anche per merito di un ex Milan in panchina come Alberigo Evani. Si aspettava questa sua ascesa? “I risultati dell’Italia è merito di tutti, dal c.t. Mancini che ha dato all’Italia un gioco ed una mentalità vincente. Ai calciatori che sono ormai un gruppo forte e compatto e infine l’intero staff del mister. Evani è stato un grande calciatore, ha fatto tutta la trafila con le varie nazionali e si sta confermando con l’Italia. Sono felice per lui, ma in generale, contento che la nostra nazionale si sta facendo onore”.
Vedere tanti ex milanisti che si stanno facendo onore in A e in B, che cosa la fa pensare per lei che li seguiva sul campo? “Il Milan è stata per anni una società ambiziosa e al tempo stesso vincente, perciò molti dei calciatori hanno appreso dal club questa voglia di fare bene. Essere un allenatore non è mai semplice, perché bisogna saper gestire un gruppo, soprattutto i campionati. Molti dei mister che siedono sulle panchine di A e B stanno facendo un ottimo lavoro e mi auguro che proseguono su questa strada”.
Domenica c’è la sfida contro il Napoli di Gattuso in panchina. Cosa pensa dell’operato del nostro mister sulla panchina azzurra? “Rino (Gattuso), lo conosco da tanti anni, prima come calciatore e poi come allenatore. Quando era al Milan dissi all’epoca che aveva svolto un ottimo lavoro, anzi ero stato tra quelli che ci rimasi male per il suo addio sulla nostra panchina. A Napoli sta facendo molto bene, sa farsi voler bene dai calciatori, forse l’unico limite non è diplomatico nella comunicazione. Gli faccio i complimenti e mi auguro che vada avanti per la sua strada”.
Lei ne ha seguiti tante di sfide contro il Napoli, una partita che ricorda con piacere? “Io sono sempre legato al presente, mai ai ricordi del passato, perciò penso da tifoso del Milan alla gara di domenica sera. Al San Paolo non sarà una partita semplice, il Napoli per me parte tra i favori del pronostici, ovviamente fate i debiti scongiuri. Mister Stefano Pioli, purtroppo ancora positivo al Covid-19, disse ad inizio anno che i partenopei, la Juventus e l’Inter sono davanti ai rossoneri. Questo non significa che saremo la vittima sacrificale, anzi, ce la giocheremo con le nostre armi, cercando di confermare quanto di buono visto ad inizio stagione”.
Un aggettivo per definire Ibrahimovic e da parte Napoli Insigne? “Ibrahimovic è un leader carismatico, lui ha il carisma per decidere le partite, tra campionato ed Europa League ha segnato 8 reti in sette partite, quindi ha lui le sorti del Milan. Su Insigne dico che è un calciatore straordinario, l’altra sera contro la Polonia ha dimostrato di essere un trascinatore per le sue giocatore. Lui è la dimostrazione che non è una questione di altezza, ma se hai talento e classe ti riesce tutto e il campo lo sta dimostrando”.
Infine cosa ne pensa della vicenda Juventus-Napoli? “Io credo che se ci sono le regole vanno rispettate, penso che se l’Asl aveva deciso di non far partire il Napoli, era per preservare la salute degli azzurri e della Juventus stesso. In questo caso si è dato peso al valore del protocollo e la prima sentenza ha dato il 3-0 ai bianconeri e il punto di penalizzazione ai partenopei. In questo caso bisognava forse avere il buonsenso e rinviare la gara a data da destinarsi, ma alla fine si è scelto diversamente”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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