Lo spettro del male oscuro, quello della depressione, per chi, come Diego Maradona, è salito in cima al mondo con umiltà. Adesso è difficile dire se sia così, perchè è difficile mettersi in contatto con lui. Angelo Pisani, l’avvocato che lo ha affiancato nel lungo contenzioso con il fisco italiano, dice «Siamo riusciti a ottenere dei provvedimenti che gli consentono, in ogni momento, di tornare in Italia senza correre il rischio di vedersi pignorato qualcosa». Sul momento attraversato dal Pibe aggiunge «Non è facile in questi giorni avere contatti con lui. Spero di vederlo qui a marzo, quando la Cassazione dovrebbe pronunciarsi sul nostro ricorso. Maradona può e deve vincere la sua battaglia contro il fisco. Noi e lui continuiamo a essere certi della nullità della pretesa del fisco avendo il Calcio Napoli già pagato il medesimo tributo chiesto anche a Maradona che all’epoca non si era opposto solo perché non ne sapeva nulla della pretesa». L’Agenzia delle entrate non è dello stesso avviso. Ma in queste ore, immaginandolo in una terapia intensiva, solo, coi suoi pensieri, ecco che anche il braccio di ferro col fisco può strappare un sorriso. Come le sue liti con Bush, Grondona, Blatter.
Il Mattino