Maradona, la breve festa per il re del calcio. Due torte diverse per il campione

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BUENOS AIRES

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Dopo sette mesi di stop dovuti alla pandemia, nella notte tra venerdì e sabato è ripreso il calcio in Argentina con le partite della Coppa di Lega, una nuova competizione che assegna un posto nella Libertadores. Inutile dire che è stata subito festa per Diego Armando Maradona, che venerdì ha compiuto 60 anni. Prima del match tra il Gimnasia La Plata, squadra allenata dall’ex Pibe de oro, e il Patronato (poi finito 3-0 per i padroni di casa), c’è stato l’omaggio a Maradona, accolto all’ingresso in campo, sebbene lo stadio fosse vuoto, da fuochi d’artificio, striscioni e cori di incitamento e di auguri registrati.
L’ex fuoriclasse del Napoli, tolta la mascherina, ha soffiato le candeline su due torte, una dal suo club e l’altra dalla federcalcio argentina, e ha ricevuto in dono una targa in argento e una maglia incorniciata del Gimnasia. Cinquecento tifosi hanno tentato di scortare la squadra prima della partita e festeggiare Diego, ma sono stati bloccati dalla polizia. Maradona, ancora sotto osservazione dopo che un suo guardaspalle (e non un assistente com’era stato detto in un primo momento) è risultato positivo al Covid, è stato a bordo campo a seguire i suoi giocatori solo per 18′, poi ha lasciato lo stadio per tornare in isolamento. Ha comunque ringraziato e fatto sapere di aver gioito per il successo dei suoi. Massime le precauzioni adottate dal dottor Luque, il medico personale che considera Diego, cardiopatico, «un soggetto fortemente a rischio». Ha dato il via libera solo per la breve cerimonia nello stadio del Gimnasia, dove ad attendere l’ex campione c’erano i vertici del calcio argentino.


MADURO E SORRENTINO

E ieri, dopo la festa con pochi familiari in casa, Maradona ha pubblicato sul suo profilo Instagram la lettera che gli ha inviato il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro Moros. «Quante lezioni abbiamo ricevuto da te per essere stato sempre fedele alle tue radici e alla tua immensa umanità. Sessanta anni, per noi, nel calcio vogliono dire prima di Maradona e dopo Maradona: è una linea storica permanente». 
Tra gli auguri al Pibe anche quello del regista Premio Oscar Paolo Sorrentino, che sta attualmente girando a Napoli il film autobiografico È stata la mano di Dio. Sorrentino ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto del giovane Maradona che palleggia su una spiaggia davanti ai bagnanti e ha scritto: «È stata la mano di Dio. Auguri immenso». Fonte: Il Mattino

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