Patrizia Boldoni: “Diego non può avere 60 anni, i miti non invecchiano!”

L'ex moglie del presidente Ferlaino fa gli auguri a Maradona con una bella lettera

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Ha scritto una lunga lettera, Patrizia Boldoni, ex moglie di Corrado Ferlaino, per fare gli auguri di buon compleanno a Diego Maradona. Di seguito alcuni stralci tratti da Il Mattino:  

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“Mi sembra incredibile che Diego compia 60 anni: sono così abituata a pensarlo giovane, pieno di ricci, sempre sorridente con quei denti che sembravano perle, seduto sulla spalliera dei divani gialli di casa mia […] dei miti senza tempo non si dovrebbe mai avere un’immagine invecchiata. Trattativa pesante, cominciarono giorni di «sepolcri»: io andavo e venivo da Ferdinando Ventriglia al Banco di Napoli e Corrado andava e veniva da Barcellona. […] i canali nazionali e quelle che allora si chiamavano «radio libere», facevano una sorta di radio cronaca minuto per minuto; Pacileo si elesse a leader interpretativo di tutte, ed era un frenetico alternarsi di «Maradona è nostro!!!» o di «abbiamo perduto Maradona». […] Devo dire che se in quel momento fosse scoppiata la terza guerra mondiale, Corrado non se ne sarebbe accorto, tanta era la sua «dedizione» alla causa, era diventata «la» sfida dell’Italia contro il mondo e di Napoli contro l’Italia. Ricordo una telefonata dell’avvocato Agnelli a Corrado, diceva che loro non potevano permettersi una situazione di tale disordine; in realtà, ci spiegò lui stesso dopo, la Juve non poteva affrontare situazioni incerte, ma lui avrebbe amato avere Maradona nella sua squadra! […]  Ho avuto per settimane filetti gratis dal macellaio, fiori dal fioraio, pezzi di grana dal salumiere in regalo per mia figlia, coppette di cioccolata da piazza Amedeo, si era risvegliato un mondo generoso e gioioso. E lui lo meritava, onestamente, perché, almeno per come lo ricordo io per i primi anni, era un ragazzo semplice, simpatico, generoso […] Per dare un senso di cosa fosse Diego, basti pensare che io andai a casa sua per la nascita della figlia e ricordo distintamente un corridoio larghissimo e lunghissimo circondato da decine di materassi a terra perché tutti, ma proprio tutti gli argentini che venivano a Napoli erano ospiti a casa sua e lui lo trovava normale e doveroso: una generosità contadina la sua e perciò profondamente autentica […] 

Buon compleanno Diego con affetto.

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