Petagna era l’ultimo attaccante azzurro che mancava all’appello

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Petagna era l’ultimo attaccante azzurro che mancava all’appello. Con la sua rete al Benevento, decisiva per il successo, ora sono andati tutti quanti a segno. Nessuno come il Napoli in serie A, i numeri delle punte sono da record: in quattro partite sono già 13 (su 14) le reti segnate dai giocatori offensivi schierati da Gattuso nel suo 4-2-3-1.

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IL SEGRETO DEL MODULO

Già, perché il segreto sta tutto nel nuovo modulo impiegato da Ringhio e nei quattro interpreti d’attacco, la punta centrale più avanzata e i tre un passo più indietro. Una formula che consente al centravanti di avere chances per far gol e nello stesso tempo ai tre alle sue spalle di avere lo spazio per colpire. I numeri tornano, l’effetto degli schemi provati e riprovati già nelle due settimane di ritiro a Castel di Sangro e poi negli allenamenti a Castel Volturno che ora gli azzurri stanno automatizzando sempre di più. Il Napoli con questo schieramento crea tanto e riesce a concretizzare nel migliore dei modi e a finalizzare sono gli attaccanti (dei 14 gol in totale uno solo è stato segnato da un azzurro schierato da centrocampista, quello di Zielinski contro il Genoa).

Capacità realizzativa degli attaccanti azzurri che si esalta quando è alta l’intensità di squadra e alto è il ritmo nel giro palla. E nello stesso è fondamentale il continuo movimento di chi si propone per ricevere il passaggio, a cominciare dai quattro calciatori offensivi. Così Gattuso ha disegnato un abito perfetto per il Napoli e con questo nuovo modulo gli attaccanti con la loro qualità riescono a fare la differenza. Fonte: Il Mattino

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