Difficile trovare uno a 42 anni più preparato di lui. Della sua generazione, è senza dubbio il migliore. Ha faticato tanto tra Sion, Palermo, Ofi Creta e Pisa. Col Milan ha iniziato a far capire di che pasta è fatto, ma col Napoli la grande svolta. Grazie al coraggio di De Laurentiis, perché prendere Rino dopo un anno e mezzo di Ancelotti non era compito semplice. E pensare che venne preso per il 4-3-3 per «ritornare alla grande bellezza». E ieri De Laurentiis ha visto quello che ricercava in Rino, che sperava di rivedere dopo i mal di pancia dell’era Ancelotti. Ed è per questo che ora il rinnovo di Gattuso si avvicina, magari proprio con le condizioni che invoca il tecnico calabrese: la cifra dell’ingaggio la metta il presidente, ma senza gli orpelli di una clausola rescissoria milionaria (sette milioni) che lo ha costretto qualche mese fa a fargli dire di no al prolungamento del contratto. Questo Napoli è di Gattuso ed è normale che Rino voglia continuare in un ciclo iniziato con la vittoria della Coppa Italia. Ma i segnali di De Laurentiis sono chiari: lo dice il mercato, lo dicono i gesti. Sognare bellezza e scudetto a Napoli non è più vietato. Senza tralasciare l’Europa: c’è l’Az giovedì, ancora senza Insigne. E con un po’ di salubre turnover. Magari con Rrhamani dal primo minuto. Fonte: Il Mattino