Nel corso di Radio Marte, durante la trasmissione “Si Gonfia la rete”, è intervenuto l’onorevole Gaetano Quagliariello. “Se un calciatore del Napoli avesse fatto ciò che ha fatto Ronaldo, cosa sarebbe successo? Noi siamo in una situazione paradossale. Il calcio non è diverso e non dev’esserlo da altri ambiti della vita sociale. Noi ora ci troviamo in una situazione nella quale in Parlamento la maggioranza non si sa se c’è o non c’è perché alcuni parlamentari sono in quarantena, poiché hanno il COVID-19 o persone congiunte lo hanno avuto. Anche se stanno bene non possono venire in aula, perché scatta la sanzione di autorità sanitaria e giudiziaria. E stiamo parlando del Parlamento. Non è che il campionato della politica lo può vincere lo schieramento che ha meno malati. Mai possibile che il calcio viene considerato una cosa a parte quando c’è di mezzo la Juventus? E’ evidente che i calciatori/cittadini del Napoli dovevano rispettare l’ordine dell’ASL. Ed è assolutamente evidente che Ronaldo non poteva comportarsi come gli veniva in testa ma doveva rispettare norme che valgono per tutti. Parole di Spadafora su Juventus-Napoli? Sono parole incomprensibili e anche un po’ inquietanti. Non credo che Speranza la pensi come lui. Ritengo, avendo anche avuto un’interlocuzione, che non la pensi come lui. Speriamo che le sue parole non influenzino le decisioni che verranno prese. La situazione in questo caso è limpida: il Napoli non poteva rispettare sia il protocollo che la disposizione dell’ASL ma quest’ultima si appoggia su un decreto, un DPCM e le disposizioni regionali. Nel momento in cui ci si trova di fronte a due disposizioni in contraddizione tra di loro si deve porre una domanda: quale viene prima? Napoli-Atalanta? Mi fa venire in mente la svolta che c’è stata lo scorso anno, quando non venne dato quel rigore che io continuo a ritenere lapalissiano su Llorente, che subì un intervento di tipo rugbistico e nella stessa azione l’Atalanta pareggiò. Da lì iniziò la decadenza del Napoli di Ancelotti. Spero che i ragazzi abbiano questo ricordo e che sportivamente lo vogliano vendicare. In Parlamento il clima dei tifosi del Napoli è molto buono: faremo valere le nostre ragioni. Se un calciatore del Napoli avesse fatto ciò che ha fatto Ronaldo, cosa sarebbe successo? Noi siamo in una situazione paradossale. Il calcio non è diverso e non dev’esserlo da altri ambiti della vita sociale. Noi ora ci troviamo in una situazione nella quale in Parlamento la maggioranza non si sa se c’è o non c’è perché alcuni parlamentari sono in quarantena, poiché hanno il COVID-19 o persone congiunte lo hanno avuto. Anche se stanno bene non possono venire in aula, perché scatta la sanzione di autorità sanitaria e giudiziaria. E stiamo parlando del Parlamento. Non è che il campionato della politica lo può vincere lo schieramento che ha meno malati. Mai possibile che il calcio viene considerato una cosa a parte quando c’è di mezzo la Juventus? E’ evidente che i calciatori/cittadini del Napoli dovevano rispettare l’ordine dell’ASL. Ed è assolutamente evidente che Ronaldo non poteva comportarsi come gli veniva in testa ma doveva rispettare norme che valgono per tutti. Parole di Spadafora su Juventus-Napoli? Sono parole incomprensibili e anche un po’ inquietanti. Non credo che Speranza la pensi come lui. Ritengo, avendo anche avuto un’interlocuzione, che non la pensi come lui. Speriamo che le sue parole non influenzino le decisioni che verranno prese. La situazione in questo caso è limpida: il Napoli non poteva rispettare sia il protocollo che la disposizione dell’ASL ma quest’ultima si appoggia su un decreto, un DPCM e le disposizioni regionali. Nel momento in cui ci si trova di fronte a due disposizioni in contraddizione tra di loro si deve porre una domanda: quale viene prima? Napoli-Atalanta? Mi fa venire in mente la svolta che c’è stata lo scorso anno, quando non venne dato quel rigore che io continuo a ritenere lapalissiano su Llorente, che subì un intervento di tipo rugbistico e nella stessa azione l’Atalanta pareggiò. Da lì iniziò la decadenza del Napoli di Ancelotti. Spero che i ragazzi abbiano questo ricordo e che sportivamente lo vogliano vendicare. In Parlamento il clima dei tifosi del Napoli è molto buono: faremo valere le nostre ragioni”.
La Redazione