Pietro Lo Monaco, consigliere FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione Marte Sport Live:
“Niente di nuovo sotto il sole di Napoli, nel senso che quello che a più riprese ho sostenuto lo rispiego. Parlo a nome mio e non a nome della FIGC. Le considerazioni sono assolutamente chiarissime. Secondo me, in questo momento, non si sta facendo altro che alzare del gran polverone – perché il caso c’è stato ed è eclatante – con comportamenti poco chiari. Poco chiaro perché si è voluto a tutti i costi affermare un principio in cui la legge la faceva il protocollo. Non tenendo però presente che il protocollo ha mostrato delle lacune”.
“Ci sarebbe da dire che, con questo COVID-19 che sta avendo una recrudescenza preoccupante, è stata fatta una scelta: quella di gestire le situazioni. Si è deciso di gestirla facendo prevalere il protocollo ma evidentemente c’è stata una mancanza”.
“Oggi secondo me, in questo momento, anche in conseguenza di certi atteggiamenti, si sta facendo un clamore pazzesco ma con pochissimo risultato. Quello della Procura Federale è un atto obbligato, indagini normali dalle quali verrà fuori che l’autorità sanitaria era preminente e la partita verrà ripetuta. Questo però significherebbe che il calcio si deve fermare. Urge un rinnovo del tavolo di lavoro con le componenti, che dovranno accettare questo protocollo. Se ne ho parlato con Gravina? Si sa che il protocollo è lacunoso e va chiarito”.