È il quarto controllo della procura federale da quando è stato introdotto il protocollo Cts nel centro tecnico del Napoli. Ma quello di ieri è un segnale chiaro di un clima particolare che si sta creando all’interno della Figc nei confronti del Napoli. In ogni caso, la violazione o meno del protocollo in occasione della positività di Zielinski viaggia su binari paralleli rispetto alla decisione del giudice sportivo Mastrandrea su Juventus-Napoli. È evidente, ormai, che pure se dovesse esserci il 3-0 a tavolino, in appello, quando ci sarà la possibilità per De Laurentiis di un contraddittorio, arriverà un ribaltamento. Sotto questo aspetto c’è grande fiducia. Resta l’inchiesta federale. E nel Napoli non fanno fatica a comprendere i due pesi e le due misure nell’azione della Federcalcio negli ultimi sette giorni. Nonostante i 22 positivi (ancora ieri lo sono ancora tutti), la Procura guidata da Giuseppe Chiné, magistrato del Consiglio di Stato, successore del dimissionario Giuseppe Pecoraro, non ha ancora disposto un sopralluogo a Pegli, sede del Genoa. Eppure lì non si fa fatica a comprendere che qualcosa non ha funzionato a dovere. Fonte: Il Mattino