Prof. Sica, Univ. di Salerno: “Quanto fatto dall’ Asl Napoli 1 è richiamato dal Protocollo stesso”

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Rino Sica, ordinario di diritto privato e titolare di diritto dello sport all’Università di Salerno e grande esperto di diritto sportivo dà speranze al Napoli. «Indubbiamente il protocollo Cts-Figc avrebbe consentito ieri sera di disputare la partita se non fosse per il rilevante inciso che lo stesso protocollo contiene, che fa salvezza dei provvedimenti delle autorità nazionali e locali ovviamente in materia di sanità. Sotto questo profilo il provvedimento dell’Asl Napoli 1 è esattamente il caso richiamato dal protocollo stesso. Tra l’altro lo stesso ministro Speranza ha chiarito che l’Asl è territorialmente competente ad adottare un simile provvedimento».
Secondo lei il giudice sportivo deciderà per la sconfitta per lo 0-3 al Napoli contro la Juve?
 «Io credo che non ci siano i presupposti per adottare un simile provvedimento per la ragione che ho esposto ma anche perché poi non si potrebbe non individuare nel provvedimento dell’Asl un’esimente da responsabilità per il calcio Napoli. Tra l’altro, aspetto non secondario, non dimentichiamo che l’inosservanza del provvedimento esporrebbe il Napoli e i singoli tesserati sul piano penale al reato di cui all’articolo 650 del codice penale».
Che lettura dà dell’intera vicenda?
 «È evidente che siamo di fronte all’ennesimo scontro tra ordinamento statale e ordinamento sportivo. Quest’ultimo rivendica giustamente la propria autonomia ma forse il testo del protocollo proprio per questo andava formulato in maniera diversa. Inoltre se mi è consentita una nota non strettamente giuridica non credo che il sistema calcio dia una buona immagine di sè nel caso rifiutasse di accettare una modificazione della situazione da parte dell’autorità amministrativa. Quando tutti gli italiani da mesi ormai convivono con cambiamenti di ordinanze ad horas».
Ora il Napoli quali altre mosse potrebbe fare?
«Se venisse decretata la sconfitta a tavolino dal giudice sportivo, e ribadisco a me sembrerebbe molto discutibile. Il Napoli non ha altro che il ricorso all’organo di giustizia sportiva competente. Ma deve essere altrettanto chiaro che in questa sede accanto al discorso tecnico peserebbe molto il tema della pretesa di autonomia del calcio. Ma il Giudice sportivo potrebbe anche escludere la sconfitta a tavolino ritenendo giustificata la condotta del Napoli dalla causa di forza maggiore del provvedimento dell’Asl».
In caso di ricorso contro un eventuale sconfitta a tavolino il Napoli avrebbe speranze? 
«Ritengo certamente di sì perché l’organo d’appello sportivo potrebbe ampiamente annullare la decisione. Perché la condotta del Napoli è fondata su un provvedimento al rispetto del quale non poteva sottrarsi».

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Il Mattino
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