A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Parma-Napoli
Approfondimento sulla sfida Parma-Napoli
Parma-Napoli: a distanza di quaranta giorni gli azzurri del confermato coach Gattuso hanno iniziato la nuova stagione in Emilia.
Stagione nuova, vecchie certezze.
Una di queste è che la nostra rubrica “A mente fredda” ritornerà a fare compagnia ai lettori che lo vorranno, analizzando di volta in volta le sfide in campionato giocate dal Napoli.
Si parte dalla trasferta del “Tardini” contro il nuovo Parma targato Fabio Liverani, dove ieri alle 12:30 gli azzurri hanno vinto col punteggio di 2-0. Ecco gli spunti del match:
- Lo sbarco dei “Mille”: diciamola tutta, saranno pochi e magari neanche Ultras, ma rivedere almeno mille persone allo stadio ci è piaciuto davvero tanto. Addirittura quando al 57’ dal “Tardini” si è alzato il coro “Parma Parma” ci siamo persino emozionati e forse abbiamo risentito anche una parte di quella sana adrenalina.
- La “scelta”: rassegniamoci, Gattuso ha ormai deciso che Ospina sarà il titolare in campionato e, visto che è lui il responsabile ultimo dei risultati, bisogna accettarlo. La valutazione semmai dovrà essere se cedere Meret in prestito (il futuro è suo) per farlo giocare con continuità (ad esempio proprio col Parma per Sepe), o lasciargli l’Europa minore e la coppa Italia.
- Il vero problema di mercato: sento criticare troppo e a prescindere il mercato degli azzurri,che in uscita è deficitario sicuramente ma in entrata a mio avviso solo un centrocampista non di prima fascia (visto che abbiamo Elmas e Lobotka che possono ricoprire più posizioni), ma soprattutto un terzino mancino che possa essere almeno dello stesso livello di Rui e che possa dargli la giusta alternanza. Da troppo tempo si è sacrificato Hysaj a giocare sul lato debole per far tirare il fiato al portoghese e, visto che di Ghoulam si ha solo un ritardo ricordo, ora serve agire subito.
- Aiutiamo lo “scugnizzo”: ci ricolleghiamo al punto sopra, ovvero senza un terzino sinistro di ruolo Insigne ieri è stato costretto a giocare da esterno a tutto campo perdendo troppa qualità e lucidità, che invece devono essere messe al servizio dei compagni. E poi a noi Lorenzinho piace vederlo soprattutto negli ultimi trenta metri, dove può diventare devastante e decisivo.
- Dammi tre parole: sono lontani i tempi di “sole-cuore-amore“, senza apparire irriguardosi e mettendoci un pò di ironia finora questo 2020 sarà ricordato per tre parole chiave: “Covid”, “smartworking” e.. palo (del Napoli). Si perchè è proprio vero che se la fortuna è cieca la sfortuna indossa la maglia azzurra da un pò di tempo, quasi fosse un abbonato alla tribuna Nisida, regalando l’ennesimo palo stagionale sulla conclusione a portiere battuto di Insigne. Stavolta il Napoli per fortuna non paga dazio portando a casa il bottino pieno ma…urge rimedio.
- L’aiuto dal CEPU: la sensazione è che a Napoli ogni occasione sia buona per criticare sempre e comunque Gattuso (che ha comunque ancora tanto da crescere, vedi ad esempio i primi dieci minuti della ripresa davvero brutti). Sicuramente il Napoli ha una sola idea di gioco, quella del possesso prolungato, ma anche i cambi in corsa dimostrano che il buon Gennaro sia in grado di leggere le partite in corsa e spesso sappia apportare le giuste modifiche. Per i detrattori a prescindere ricordiamo anche che, piaccia o no, ha vinto più Gattuso negli ultimi 3 mesi di quanto abbiano fatto insieme Sarri e Ancelotti nei precedenti cinque anni…
Articolo a cura di Marco Lepore