A Radio Marte è intervenuto il giornalista Mario Sconcerti, parlando di Milik,Play-off e di allenatori:
“Milik? Il Napoli se n’era già privato tentando la carta Osimhen. Sembrava già da qualche mese che fosse un po’ freddo e fuori dall’ambiente, adesso diventerebbe una disgrazia se rifiutasse di partire, perché può succedere anche questo e stava succedendo. Mi sembra inevitabile che Milik se ne vada però beata la Roma che lo prende a queste cifre. Il Napoli non poteva fare altro ma vale almeno il doppio rispetto a quanto stanno decidendo. Mi sembra sia tutt’altro che un affare.
Il fatto di diventare allenatori raccontando sé stessi attraverso quella che dovrebbe essere una tesi è una piccola vergogna, sembra quando alle elementari ci chiedevano di parlare della nostra famiglia. Non capisco perché peraltro pubblicare solo quella di Pirlo e non di altri. Interessante? Dovrebbero giudicarlo altri, al suo interno si dicono cose che dicono tutti. Chiude dicendo che dipende dal contesto. E allora…io sono rimasto stupito, non c’è una novità. Perché la tesi di Gattuso non è stata pubblicata? Sono stupito da una persona seria come Ulivieri che fa da relatore a una tesi di questo genere. C’è un asservimento a quelle che sembrano le cose più spettacolari, mi viene da sorridere.
Playoff in Serie A? Alle ventate di freschezza alzo sempre il collo del cappotto…Difficile discutere qualcosa del genere. A me sembra che il calcio funzioni così da 100 anni e che la cosa giusta, corretta, regolare è che tutti giochino contro tutti. Questo è stato sin dal primo giorno. I playoff possono rendere spettacolare il torneo ma rende inutile l’andamento di tutta la stagione, la vera stagione. Sono bellissime le ultime partite finali ma il resto del stagione conta veramente poco. Poi, se si vuole fare si faccia ma non basta cambiare per migliorare.
Soldi di Koulibaly per nuovi giocatori? Dovrebbe assicurare una nuova cifra. Il non indebitamento del Napoli è ormai un classico, per cui se riescono a vendere bene il ragazzo possono tornare sul mercato senza indebitarsi. Il Napoli purtroppo non ha strutture.
Equivoco tattico con Osimhen? Intanto non si gioca in 11, sappiamo che ci sono affaticamenti e piccoli infortuni. Anche in queste stagioni Milik e Mertens si sono alternati, sono preoccupazioni normale. A me sembra piuttosto che troppo dipenda da Osimhen. Il Napoli è arrivato 7° prendendo 50 gol, il resto della squadra la vedo molto simile allo scorso anno”.