Svolta unanime dei club A sorpresa tutti disposti a seguire la linea Dal Pino sui diritti tv: la lega si tuffa sul fondo.
Sì alla creazione di una media company sostenuta anche da investimenti di private equity. Due le opzioni, si deciderà entro il mese. Il presidente: «Sfida colossale». Ma occhio ai colpi di coda.
Il primo passo per il cambiamento è stato fatto. Ma, prima di parlare concretamente di svolta storica, il percorso dovrà essere completato. I club di serie A, infatti, hanno votato all’unanimità per la creazione di una media company. Con conseguente ingresso nella newco, con una quota del 10%, dei fondi di private equity. Sul tavolo, come oramai noto, ci sono due proposte: quella di Cvc, Advent e Fsi da 1,625 miliardi di euro e quella di Bain Capital con Nb Renaissance Partners da 1,35 miliardi. Una scelta definitiva verrà fatta nel giro di poche settimane, dopo una serie di approfondimenti affidati a commissioni tecniche. Insomma, nonostante l’incertezza della vigilia, un po’ a sorpresa anche Lotito si è allineato alla maggioranza, che comprendeva pure De Laurentiis e Preziosi, dati per incerti alla vigilia.
Lo ha fatto, peraltro, dopo aver preso la parola davanti agli altri presidenti per spiegare che la sua intenzione è sempre stata quella di schierarsi per l’interesse comune. In realtà, in base ai sussurri trapelati dalla riunione, il presidente della Lazio si sarebbe semplicemente reso conto di non riuscire a raccogliere i voti (ne servivano 7) per bloccare la delibera. Tanto valeva allinearsi al momento di esprimere una preferenza, quindi. Ma ciò non significa che abbia cambiato idea, che è quella di non cambiare, lasciando che siano sempre i club a prendere qualsiasi tipo di decisione. L’ingresso dei fondi, invece, prevede un netto cambiamento nelle governance. Visto che a loro spetterebbe la scelta dell’ad della media company, che poi gestirebbe i diritti tv. Mentre le squadre continueranno ad eleggere il presidente di Lega. Fonte: CdS