De Laurentiis in quarantena nella casa romana con la signora Jacqueline: stanno bene
De Magistriis attacca De Laurentiis, De Luca lo difende
È volata via una notte di sereno isolamento e il Covid, il perfido nemico che l’ha colto in contropiede, va ora debellato seguendo i protocolli della medicina che alle cinque della sera, prima che cominci Napoli-Pescara, sparge intorno a De Laurentiis, con il consulto dei medici del Gemelli, altra (apparente) tranquillità. Perché dentro, c’è un uomo che qualche ferita se la porta appresso – per esempio giudizi caustici, una severità colta qua e là e persino un’etichetta da quasi untore – e la richiesta avanzata da un paio di colleghi di far intervenire la Procura Federale, pure quella ha fatto male, quanto le frasi del virologo Crisanti. Il telefono accorcia le distanze, azzera le barriere e un paio di chiacchierate con Oreste Vigorito, il presidente del Benevento con il quale, mercoledì, ha condiviso il viaggio di ritorno da Milano sull’aereo privato, dà un senso a quel silenzio che l’avvolge. Poi, aspettando che passi del tutto, e che il virus resti solo uno sgradevole ricordo, bisogna ripartire, sentendo Gattuso e Giuntoli e gli amici più stretti, quelli del cinema e anche del calcio, e non starsene a osservare il vuoto.
De Luca pro, De Magistris contro!
Napoli-Pescara, alle diciotto, è un’occasione per distarsi e De Laurentiis l’ha sfruttata per intero, guardando da casa sua la partita, però sbirciando qua e là in se stesso o intorno a sé, prendendosi l’abbraccio di Vincenzo De Luca, il Governatore della Campania del quale è amico («un augurio affettuoso di pronta guarigione»); o ascoltando chi gli ha riportato la frase di De Magistris, il sindaco di Napoli, su Agorà («il suo comportamento è stato censurabile») o l’attacco . Ma quell’ora, l’unico a cui vuole dar ascolto, resta il termometro – 36 – per cominciare a guardare oltre la quarantena.
Fonte: CdS