Il declino del Pipita
Pirlo lo ha accompagnato alla porta. Un tocco e via, la musica del Maestro. Questa volta non si trattava di un assist, ma di un addio. Il Pipita se ne andrà con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Tratterà la risoluzione con la Juve, disposta a liberarsi di un ingaggio d’oro a fronte di una minusvalenza di 18 milioni ancora da ammortizzare in bilancio. Lo stipendio risparmiato (7,5 milioni netti, quasi 15 calcolati al lordo) limiterà il danno. Ciclo chiuso, ha spiegato il nuovo tecnico, anche se per l’argentino era finita già da un pezzo. Forse dal giorno in cui Agnelli decise l’all in per la Champions puntando su Cristiano Ronaldo. E’ come se il portoghese gli avesse rubato la scena, l’anima, i riflettori. Si può spiegare così lo strano declino di Higuain. Dal Real Madrid, nell’estate 2013, era andato via non accettando più le rotazioni con Benzema. La presenza sempre più ingombrante di Ronaldo gli aveva tolto la centralità del progetto. Per la Juve, nel 2016, aveva deciso di svincolarsi dal Napoli grazie alla clausola da 90 milioni tradendo l’amore di un popolo intero. Fonte: CdS