Una fornace ma non per questo le persone evitano il sole. Un caldo boia, cicale ovunque e le strade che sono già strapiene. Come lo è il piccolo parco giochi. Quello che succederà da lunedì 24 agosto è facile da prevedere. «Siamo pronti, siamo preparati all’invasione. Se non ci fossero state le restrizioni per il Covid avremmo moltiplicato per dieci le attuali presenze qui e negli altri comuni. Saremmo arrivati a un milione di persone. Ma non credo che ne saranno molti di meno i tifosi che verranno qui».
Angelo Caruso è il sindaco di questo paese, anzi città, per decreto di Carlo III di Borbone che gli ha conferito anche il diritto sul fiume omonimo. Poco più di seimila abitanti e il record di ben due stazioni ferroviarie distanti una cinquantina metri l’una dall’altra. Una sta sulla Sulmona-Isernia, l’altra è il capolinea della Sangritana, che scende sull’Adriatico. Ma non è questo l’unico primato: la sede del primo ritiro del Napoli post Covid 19 sa che è attesa da una sfida complicata, difficile e per certi versi anche pericolosa. Ma qui sono tutti felici e benedicono «il coraggio dei napoletani» che hanno scelto di venire in vacanza, nonostante i pericoli del contagio. Fonte: Il Mattino