La fumata non è bianca. Ma neppure nera. Nel senso che De Laurentiis ha deciso di parlarne in un altro momento del rinnovo di Gattuso. Il contratto c’è, Rino vuole restare e il patron azzurro vuole tenerlo. Dunque, perché affrontare una questione che può sollevare delle incomprensioni? Il presidente azzurro non ha ritenuto opportuno gettare ieri a Capri le basi per il prolungamento della permanenza del tecnico calabrese. C’è tempo, dice, e c’è già un contratto fino a giugno. Insomma, non c’è fretta. E quindi, meglio non parlarne affatto. E per Gattuso, va bene così. Quel che conta è evitare clausole rescissorie troppo vincolanti (si parla di 7 milioni), come quelle ipotizzate a Mendes nelle scorse settimane. De Laurentiis ha deciso di sorvolare e a Gattuso sta bene, più che bene: ha un anno di contratto e tutto il tempo per tirare le somme. Non era importante un aumento di stipendio, lui ai soldi bada poco (al Milan ha lasciato 11 milioni di euro) e non era l’ingaggio questo il nodo: la chiave di tutto erano, sono e saranno le clausole rescissorie. Che Gattuso ha accettato a dicembre quando ha detto di sì in fretta e furia al Napoli ma che non intende accettare nel caso decidesse di restare dopo giugno 2021. Fonte: Il Mattino