Mihajlovic e lo Sporting Lisbona ancora in Tribunale

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Miha riporta lo Sporting in tribunale

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Continua la battaglia legale tra Sinisa Mihajlovic e lo Sporting Lisbona. L’attuale allenatore del Bologna non fa sconti: ha chiesto ancora di ricevere dal club portoghese tutti i 3 milioni di euro, stabiliti come risarcimento dal Tas per il licenziamento senza giusta causa del giugno 2018. Il 28 novembre 2019 il Tribunale Arbitrale dello Sport condannò la società biancoverde a risarcire il tecnico serbo, ma la questione, dopo quel licenziamento lampo, non sarebbe ancora risolta. Secondo quanto riporta il quotidiano portoghese “A Bola”, dopo aver sentito anche l’amministratore André Bernardo, lo Sporting avrebbe detratto dal pagamento, effettuato a fine aprile, 750 mila euro che, corrispondenti alle imposte obbligatorie, avrebbe consegnato alle autorità fiscali.

Mihajlovic ritiene invece che avrebbe dovuto ricevere per intero la somma, senza detrazioni. E per questo motivo l’allenatore rossoblù ha chiesto al Tribunale di Losanna di pignorare i proventi Uefa destinati al suo ex club, che lo ingaggiò e licenzio nel giro di 9 giorni. «Il tribunale – ha detto Bernardo al quotidiano portoghese – deve ancora fare la sua valutazione. Ciò che la corte ha deciso fu di mantenere questo pignoramento fino a quando non avrebbe valutato la questione nel merito. Noi manteniamo la nostra posizione: il pagamento è stato effettuato per intero». Lo Sporting Lisbona è convinto di non dover più nulla a Mihajlovic, che non è però dello stesso avviso.


CONTESA

Già ad aprile scorso, tramite lo studio legale che lo assiste, l’allenatore serbo aveva scritto un comunicato per reclamare quanto, ritiene, gli sia ancora dovuto: «…Dall’inizio dell’anno, quando il club ha riconosciuto per la prima volta il suo debito, non ha fatto altro che tentare di ritardare il pagamento. Nei mesi scorsi il club ha avanzato numerose proposte transattive, ma quando è diventato chiaro che tutto ciò era solo volto a ritardare il pagamento, ho deciso di coinvolgere la Uefa.

Solo allora lo Sporting ha eseguito un pagamento parziale. Tale comportamento è inaccettabile e se sarò costretto a ricorrere nuovamente alla Uefa per ottenere l’intero importo, andrò fino in fondo anche se vorrà dire richiedere l’esclusione dello Sporting dalle competizioni Uefa». Da allora però gli strascichi legati a questa vicenda non si sono ancora risolti. Mihajlovic, che aveva portato con sé in Portogallo il portiere Emiliano Viviano, aveva firmato con la società portoghese un triennale che però lo Sporting non ha rispettato licenziando, senza che avesse guidato una seduta di allenamento, Sinisa e il suo staff tra i quali anche Miroslav Tanjga ed Emilio De Leo, entrambi in causa con lo Sporting. Fonte: CdS

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