Setien si vede già a Lisbona: “Non penso che stasera possa essere l’ultima mia panchina”
«Mi aspetto un Napoli più forte rispetto all’andata, ma noi siamo pronti e riposati, con un attacco da sogno. Andremo lontano»
Potrà anche contare su un “reparto offensivo da sogno”, come lui stesso lo ha definito, che contempla lo specialista in ottavi di Champions, Messi, che di gol ne ha realizzati ben 19 a questa altezza del torneo, oltre a Luis Suarez e al recuperato Griezmann, ma non può stare troppo tranquillo Quique Setién, quando si mette a fare il conto dei reduci della prima squadra che ha a disposizione, in occasione della sfida da dentro o fuori con il Napoli, e si accorge di non andare oltre ai 13 giocatori della rosa della prima squadra, a cui tocca affiancare 9 canteranos. Ed in effetti c’è da preoccuparsi, specie se oltre a un biglietto per la Final Eight di Lisbona ti giochi anche la continuità su una panchina blaugrana già resa traballante dalla remontada sofferta in Liga, che ha permesso agli eterni rivali del Real di conquistare lo scudetto. «Non ho pensato neppure per un attimo che questa possa essere la mia ultima partita sulla panchina del Barça», la secca risposta dell’ex tecnico di Las Palmas e Betis Siviglia a chi gli chiede lumi sul suo stato d’animo. «Sono tranquillo e lavoro con l’idea che continueremo con la stessa energia e lo stesso entusiasmo fino alla finalissima in Portogallo».
RISPETTO
Già, Lisbona. Una vera e propria ossessione per il successore di Ernesto Valverde, che interrogato sul forfait del lungo degente Dembelé, tra l’emozione e il nervosismo, sfiora l’incidente diplomatico. «Ousmane ha lavorato troppo poco col gruppo. Non vale la pena rischiarlo. A partire dalla prossima settimana, quando andremo in Portogallo, lui verrà sicuramente con noi. Lì lo valuteremo e se farà più allenamenti con il gruppo e si sentirà meglio e recupererà fiducia, potrà partecipare». Frase che non è piaciuta ai tifosi del Napoli, ma in realtà, da parte del buon Quique, non c’è nessuna intenzione di snobbare i ragazzi di Gattuso. Anzi, il rispetto per i rivali di serata è grande. «Il Napoli è una squadra che è migliorata moltissimo rispetto alla gara d’andata. Hanno grande qualità, sanno fare tutto. Gattuso è riuscito a plasmare una squadra con un super possesso palla. Chi dice che sono difensivisti dice il falso. Abbiamo studiato il Napoli molto a fondo. Hanno ottimi giocatori. È un grande avversario».
RICARICATI
Nonostante la consapevolezza che, dopo l’1-1 del San Paolo, la qualificazione sia tutt’altro che scontata, Setién si mostra comunque positivo, aggrappandosi all’incoraggiante 5-0 esterno rifilato all’Alaves nell’ultima di Liga e alle sensazioni che gli hanno trasmesso Messi e compagni una volta tornati dalla settimana di vacanza seguita alla chiusura del campionato. «Avevamo bisogno di riposo dopo tante partite. Eravamo stanchi. Ora abbiamo recuperato tono fisico e ci presentiamo come nuovi alla partita col Napoli». Per quanto riguarda il piano, nessuna intenzione di svelarlo, ma tutto pare ben chiaro. «La squadra è praticamente decisa da diversi giorni». C’è il tempo, infine, per un pensiero per il ribelle Arthur Melo. «Ho parlato con lui prima che se ne andasse in Brasile. Da allora non l’ho più sentito. Io avrei preferito un’altra situazione, ma è andata così». Andrea De Pauli m(CdS)