Ci proverà. Sicuro. Perchè rinunciare alla prossima sarebbe davvero troppo. Insigne offre le garanzie tecniche che un allenatore richiede, ci aggiunge il sacrificio nel momento in cui il pallone ce l’hanno gli altri, ha personalità ed una maturità che è esplosa, quasi insospettabilmente, nel momento più difficile di questi dodici mesi, nei quali per arrivare alla Coppa Italia – e quindi in Europa – ci sono scappate panchine, esclusioni, ammutinamenti e sciocchezze collettive sparse. Poi ci ha pensato (anche) Insigne, che è uscito dal lockdown e non è mai più sparito: da quando il pallone ha ricominciato a rotolare, le ha giocate tutte (ma proprie tutte) e s’è «sottratto» per turn-over in appena 154 minuti delle quattordici partite affrontate. E dovrebbe rinunciare proprio alla prossima? «Infiammazione sulla sinfisi pubica»: può darsi che passi, che ci voglia altro per fermarlo…
CdS