Serie A: La proposta sulla parziale riapertura degli stadi

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PROPOSTA… NEGATA

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L’amministratore delegato di via Rosellini, Luigi De Siervo, fece preparare in data 10 luglio un protocollo articolato per proporre una parziale riapertura degli impianti, differenziata per stadi e regioni, al fine di ottenere l’ingresso del pubblico fino a un terzo della capienza già nelle ultime partite dell’attuale campionato. Il fascicolo è finito sulla scrivania del presidente federale e, successivamente, è stato inviato a Palazzo Chigi. A San Siro, ad esempio, sarebbero potute entrare circa 26.000 persone, all’Olimpico 23.000, al San Paolo di Napoli 18.000, allo Stadium 14.000 e via dicendo.

Tutte distanziate, con la mascherina e seguendo regole rigide di entrata e uscita dai vari settori. Dagli esperti dell’esecutivo non filtrano certezze: gli scienziati dicono di avere altre priorità in questo momento e promettono di aggiornare i dirigenti tra un paio di settimane, così da avere un quadro più chiaro sui nuovi contagi nel Paese. Ieri si sono registrati altri 379 casi. «Nel momento in cui capiremo come evolve la situazione sanitaria, ci occuperemo anche del calcio e di tutto il resto – ha aggiunto Spadafora – Le fughe in avanti di chi vuole ripartire subito, e con gli stadi aperti, sono fughe fuori dalla realtà». Fonte: CdS

 

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