UEFA: Una volta volati in Portogallo e Germania non si torna a casa

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Nessun rischio per il Portogallo, che organizzerà la fase finale della Champions, e per la Germania, alla quale sono state assegnate le 7 partite decisive per sollevare al cielo l’Europa League. Anche in questo caso l’Uefa è in contatto con le Federazioni e con le autorità nazionali. Ma al momento non vengono segnalate situazioni a rischio. Lisbona, ma pure Colonia, Duisburg, Düsseldorf e Gelsenkirchen, offrono condizioni di sicurezza per le formazioni che arriveranno a giocarsi i due trofei continentali.

Piuttosto la Uefa è ferrea nel pretenderete che, una volta volate in Portogallo o in Germania, le squadre rimangano lì fino a che saranno in corsa. Il desiderio di alcuni tecnici, vista la distanza temporale tra i quarti e le semifinali (tanto per fare un esempio l’Atalanta giocherà il 12 agosto ed eventualmente il 18), sarebbe quella di tornare a casa e preparare la seconda gara nel proprio centro tecnico, ma questa soluzione a Nyon non è gradita. Sarà consentita a Inter e Roma, se passeranno gli ottavi in campo neutro che disputeranno in Germania rispettivamente il 5 e il 6, ma non dai quarti in poi. Fonte: CdS

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