Gattuso ha praticamente già la formazione anti Barcellona
Se la salute assisterà gli azzurri da qui all’8 agosto, non vi saranno dubbi sulla formazione che Gattuso presenterà nella sfida col Barcellona. Perché, anche se il turnover è diventato più intenso in queste settimane per affaticare meno i giocatori, esiste un gruppo di titolarissimi – da Ospina a Insigne – a cui Rino si affiderà per la partita che può far entrare il Napoli (e il suo giovane allenatore) nella storia. Non siamo sui livelli di Sarri, perché la sua distinzione tra titolari e riserve era stata nettissima per tre anni innervosendo una parte dello spogliatoio e il presidente De Laurentiis, però anche Gattuso ha individuato una formazione base. Perché non si possono fare troppi esperimenti dopo le difficoltà che hanno segnato la prima parte di questa stagione, in cui il Napoli – va ricordato – era scivolato nella parte destra della classifica. Rino ha anteposto da tempo Ospina a Meret; la crescita della coppia centrale Maksimovic-Koulibaly lo ha spinto a rari cambiamenti; Fabian e Zielinski sono le mezzeali ideali per affiancare Demme, il regista che con la sua forza e le sue geometrie ha subito preso il comando del centrocampo; in attacco il tridente cosiddetto piccolo continua ad offrire garanzie, soprattutto dopo il rilancio in grande stile di Insigne, prima che arrivi la separazione da Callejon.
Gattuso ha tenuto in considerazione le alternative e ha dato in queste settimane – dopo aver vinto la Coppa Italia e quando è scattato il tourbillon delle partite ogni tre giorni – spazio a tutti, assistendo alla crescita di Politano ma anche alle prove alterne di Lobotka. Poco ha fatto Milik per farsi preferire a Mertens, che con le sue accelerazioni e i suoi colpi resta l’attaccante più pericoloso da lanciare contro il Barcellona. Sul campo che verrà deciso dall’Uefa e dalle autorità sanitarie – i contagi in Catalogna non accennano a diminuire e le rassicurazioni della Generalitat vanno prese con cautela – il Napoli si presenterà con la stessa formazione schierata il 25 febbraio al San Paolo, quando sfiorò la vittoria sul Barça. Fonte: Il Mattino