Iovino (Ex agenzia Osimhen): “Noi fatti fuori, promesse al calciatore”

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A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Franco Iovino, membro della Star Factory, agenzia di procura che curava gli interessi di Victor Osimhen:

Factory della Comunicazione

“Osimhen è stato scoperto da Jean Gerard Benoit Czajka che si occupa dei giocatori della Nigeria. L’ha seguito molto bene e per tanto tempo, l’ha portato al Wolfsburg dove ha fatto buone cose, senza segnare tanti gol, dopodiché è stato portato al Brugge ma è stato bocciato. Al Charleroi è esploso in un solo anno. La mia agenzia l’ha sempre trattato molto bene, sono amareggiato per quel che poi è successo.

La questione D’Avila? Non si è ben capito cosa sia accaduto, forse un colpo storto di qualcuno: probabilmente i presidenti di Lille e Napoli. La trattativa è rallentata non per colpa della Star Factory, ma per il giocatore che continuava a tentennare. William D’Avila è un agente di casa al Lille, sicuramente la società avrà consigliato ad Osimhen di lasciarci perdere e di andare con lui, gli avranno promesso sicuramente soldi. Il Lille per qualche ragione voleva venderlo solo al Napoli, perché c’è un ottimo rapporto tra presidenti.

Noi non abbiamo sofferto, la Star Factory è una società tranquilla e facciamo le cose per bene, il calcio è così. Sicuramente arriveranno nuovi giocatori, al momento la mia azienda non ha nulla da rimproverarsi. Sono i club a doversi guardare allo specchio.

Se Osimhen rischi qualcosa? Non so ancora come si pensa di agire. Stanno riflettendo, non so se hanno già fatto qualcosa.

Cosa serve per strappare lo scudetto alla Juventus? È difficile. Sicuramente bisogna trovare i giocatori giusti, in Italia si guarda troppo al nome. Cercherei di prendere più giovani e dare qualche chance in più, invece si prendono gli over 30, che non influiscono alla stessa maniera. In Germania  è esploso un ragazzo come Havertz, in Italia non avrebbe mai giocato, adesso vale 100 milioni. L’Inter ha perso grandissimi nomi, lo stesso Zaniolo, proprio non capisco la politica messa in atto. Poi prendono Eriksen, un ottimo giocatore in Premier League che diventa uno scarpone in Italia. Al Tottenham era un campione, poi si è perso: c’è una politica da cambiare e la Juventus l’ha capita. L’anno scorso ho visto la Primavera del Napoli con il povero Baronio e non c’era un giocatore di livello. Com’è possibile? Non capisco. Bisogna costruire un centro sportivo per i giovani, prendere qualche giovane in Europa e fare un lavoro come hanno fatto in Francia ed in Belgio”.

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