Questa mattina, all’interno della sala del “Gambrinus”, è stato presentato il libro “Grazie Ameri a te Valenti: nel cinquantenario di Novantesimo minuto leggende, miti e finanche storie vere”, si è parlato della trasmissione sotirca della Rai ma anche del Napoli. Di questo e non solo anche con l’ex presidente del calcio Napoli degli anni ’70 e autore dei due scudetti vinti l’ingegnere Corrado Ferlaino.
Questa mattina è stato presentato il libro dove si è parlato della trasmissione “Novantesimo minuto”. Che ricorda ha di personaggi come Paolo Valenti, Enrico Ameri e Luigi Necco? “Erano giornalisti che ti raccontavano il calcio in maniera straordinaria, ma soprattutto, avevano un modo tutto loro di fare cronaca. Li ammiravo e di conseguenza mi piaceva la trasmissione dove loro erano inviati o facevano le radiocronache”.
Nei due scudetti vinti quale quello che lo ha emozionato davvero tanto? “Il primo per certi versi era difficile, vista la concorrenza, ma un po’ ce lo aspettavamo. Nel finale avevamo timore di non farcela, però alla fine andò bene. Il secondo scudetto invece c’è un episodio che non dimenticherò mai. Io di solito vedevo i primi tempi delle partite, vivevo le gare con molta tensione e in occasione di Bologna-Napoli, presi la macchina e ascoltai la radiocronaca di Salvatore Biazzo. Si collegarono con Verona dove giocava il Milan, rossoneri nervosi per tutta la gara. Quando terminò la partita con il successo degli scaligeri, fui davvero contento, perché avevamo la certezza di avercela fatta. Questo a mio avviso fu il momento più bello della mia vita e non lo dimenticherò mai”.
Le hanno sempre chiesto di Maradona, come acquisto per il Napoli, io le vorrei chiedere di Ciccio Romano. Lui arrivò dalla Triestina, si aspettava che il suo approdo risultasse decisivo? “Non lo conoscevo e quindi non mi aspettavo cosa potesse dare al Napoli. Il merito fu di Pierpaolo Marino che lo acquistò dalla Triestina e il suo arrivo è stato decisivo. Lui non solo fu determinante tecnicamente, ma diede il giusto equilibrio. Questa combinazione è risultata vincente per ottenere i successi tanto agognati”.
Infine lei avendo vinto due scudetti, che cosa si sente di consigliare a De Laurentiis per arrivare questo importante traguardo? “Mi dispiace non poterle dare una risposta, ma credo che De Laurentiis non ha bisogno dei miei consigli. Lui sa perfettamente cosa fare”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA