Gattuso: “Poco concreti, 7-8 palle gol, bisogna buttarla dentro!”

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Non ci sta ed è arrabbiato, Rino Gattuso. Il Napoli, il cinismo ed il cosiddetto istinto killer, sottoporta, proprio non ce l’ha. Questo lo delude più di un rigore che si può definire generoso. Nessuna polemica, quindi, ma solo un’analisi attenta sul momento del Napoli e sulla necessità di essere più cinici sotto porta.
Cosa le brucia di più? «Che per fare gol dobbiamo avere almeno 7 o 8 occasioni. È un peccato perché quando creiamo così tanto come stavolta, poi dobbiamo buttarla dentro».
Colpa degli attaccanti? «Non è solo un problema degli attaccanti perché anche i centrocampisti si trovano nella condizione di segnare. Giochiamo tantissimi palloni ma sbagliamo ancora tanto. Ecco, in questo dobbiamo migliorare. Anzi, gli attaccanti sono molto bravi perché stanno spendendo tanto dal momento che chiedo loro tanto sacrificio in fase di non possesso. Il problema è che stiamo creando tanto ma troppo spesso non facciamo gol con facilità».
E alle volte il suo Napoli prende anche gol con facilità… «In gergo tecnico chiamiamo Hot zone quello nella quale crei e quella nella quale concedi agli avversari. Se andiamo a vedere la prova del Milan, hanno tirato appena due volte e per due volte hanno fatto 2 gol compreso il rigore. Morale: per quel checreiamo segniamo poco, e per quello che subiamo, concediamo troppo».
Nel complesso è contento dell’approccio dei suoi giocatori? «Mi piace l’approccio degli attaccanti che iniziano a fare pressione e ci fanno salire. Poi è normale che se non va a buon fine la pressione dobbiamo ricompattarci e questo alle volte non ci riesce bene. Ma sono contento, perché fino a qualche mese fa tutto questo era impensabile. Detto questo, so benissimo che ancora non siamo perfetti».
A proposito di attaccanti: Callejon sta dimostrando grande attaccamento alla maglia. Si augura un suo prolungamento di contratto anche per il prossimo anno? «Questo andrebbe chiesto al presidente e al direttore sportivo perché loro sanno bene cosa penso del giocatore e cosa sta dando alla squadra in questo momento. Poi, però, so bene che bisogna rispettare la politica della società».
Un altro rigore concesso: l’ennesimo in questa serie A. «Rispetto a quanto accaduto col Milan non voglio fare polemiche».
E sui tanti fischi per i falli di mano in area? «Penso che per giocare a calcio le mani sono importanti, e non posso vedere giocatori con le mani dietro la schiena. Altrimenti diventa un altro sport. Non è un caso che quest’anno ci sia un record di rigori fischiati: bisogna rivedere questa regola. Se hai giocato a calcio sai che non si può farlo con le mani dietro la schiena. Se ne parla tanto ma non è cambiato nulla».
Contro il Milan è stata un po’ una sfida al suo passato: sensazioni? «Era la prima volta che ho incontravo la squadra che mi ha fatto diventare uomo e mi ha fatto diventare importante come giocatore. Non posso nascondere che sia stata una cosa molto emozionante».

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Fonte: Il Mattino

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