Il Barcellona fa la conta degli assenti: Ansu Fati, Umtiti, De Jong e Arthur

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Vincere stasera a Valladolid e, poi, ripetersi contro l’Osasuna, nella speranza di arrivare all’ultima giornata con la possibilità di potersi giocare ancora la Liga. Mentre il Real è tornato a più 4. È l’unica strada che può seguire, ora, un Barça rinfrancato dal più che incoraggiante successo di Villarreal. Seguito dalla caparbia vittoria di misura nel derby con l’Espanyol di mercoledì scorso. Tocca seguire, pertanto, l’ormai arcinoto mantra reso proverbiale da Simeone del “partita a partita”. Con la categorica proibizione di farsi distrarre dal futuro prossimo di Champions League, che pare decisamente più vicino di quanto percepito finora, una volta conosciuto l’esito dei sorteggi di Nyon, che vedono i blaugrana attesi dal ritorno del Camp Nou col Napoli fissato per il prossimo 8 agosto, a cui potrebbe seguire una nuova sfida contro la vincente di Chelsea-Bayern.

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ARTHUR KO

E non sono poche le variabili e gli imprevisti con cui è costretto a confrontarsi il successore di Ernesto Valverde, in questo passaggio fondamentale della stagione. Il Barça, infatti, si presenta a Pucela, tra infortuni e imminenti play-off di un Barça B impegnato in una scalata alla Segunda Division stimata 10 milioni di euro per le casse del club, con soli 18 effettivi. Alle già preventivate assenze dello squalificato Ansu Fati, espulso nell’ultima stracittadina dopo appena cinque minuti dall’ingresso in campo, e dell’infortunato Umtiti. Infatti, si sono aggiunte quelle di Frenkie De Jong e del promesso juventino Arthur Melo.

«Gli è venuta la tonsillite. Un peccato, perché si stava allenando bene. Conto di recuperarlo per la prossima settimana», il commento di Setién sulle condizioni del brasiliano, che dal giorno dell’ufficializzazione del suo futuro trasferimento a Torino ha giocato appena una manciata di minuti a Vigo. «Nel caso di De Jong, invece, abbiamo avuto dubbi fino all’ultimo, perché è praticamente pronto, ma alla fine abbiamo pensato che è meglio non rischiarlo ancora». Fonte: CdS

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