Rino troverà da avversario per la prima volta Ibra, ma soprattutto per la prima volta il Milan, la squadra della sua vita calcistica, 468 presenze e 11 gol, dopo l’inizio nel Perugia, il trasferimento ai Rangers in Scozia e il ritorno in Italia alla Salernitana: tredici anni in maglia rossonera e tanti trionfi, due scudetti, una coppa Italia, due Champions League, due Supercoppe italiane ed europee e un campionato del mondo per club. Ringhio ha vinto praticamente tutto con il Milan ed è stato una bandiera in tutti i sensi per il grande spirito di attaccamento al club e le sue caratteristiche di straordinario combattente in campo. E al Milan ci è tornato da allenatore, un’esperienza durata in totale due anni. Cominciò da tecnico della Primavera nel 2017 e a novembre venne promosso in prima squadra dove subentrò a Montella: il primo anno lo concluse al sesto posto, il secondo si migliorò ulteriormente sfiorando la qualificazione in Champions League e concludendo il campionato al quinto posto. Ma a fine stagione capì che i programmi societari erano altri e andò via rinunciando per intero alle sue spettanze economiche per due anni e facendo pagare tutti gli stipendi ai suoi collaboratori.
Fonte: Il Mattino.