Questo il caso di Eder Sarabia, che al fianco di Setien ha raccolto l’eredità di Valverde alla guida del Barcellona all’inizio del 2020. Una coppia che in questo momento sta facendo scintille, e non esattamente nel senso più positivo del termine. La fotografia del Barcellona di oggi è quella di Sarabia che parla durante un cooling break contro il Celta Vigo (gara che poi finirà 2-2 tra non poche polemiche) e Leo Messi che guarda altrove, come se il fatto non fosse il suo. Scena praticamente fotocopia di quella avvenuta quattro giorni fa durante un altro time out, contro l’Atletico Madrid (altro 2-2). Lo scollamento tra lo spogliatoio e lo staff tecnico è oramai sotto gli occhi di tutti, e tra i principali responsabili di questa rottura c’è il rapporto mai nato tra Sarabia e i giocatori. Sì, perché nello staff di Setien, il ruolo del suo vice è molto ingombrante.
A Barcellona lo hanno capito da subito, ma senza digerirlo. I giocatori hanno anche provato a farlo presente all’allenatore e alla dirigenza, ma senza esito. E allora? La crepa è diventata voragine, proprio come quella che sta scavando il Real Madrid in classifica tra sé e il Barcellona. E pensare che all’arrivo di Setien, erano i catalani a dominare la Liga. Il distacco ora è di 4 punti, figli di una sola vittoria (uno striminzito 1-0 con l’Athletic Bilbao) e 3 pareggi nelle ultime quattro partite. E da qui i malumori e i musi lunghi che in fin dei conti hanno già segnato il destino dell’allenatore. Da qui alla fine della stagione, infatti, ogni momento sembra poter essere quello buono per la telefonata di esonero, con l’ombra di Xavi (l’ex centrocampista, però, subentrerebbe solo il prossimo anno) che si allunga, e quella di Piemienta (allenatore del Barça B) che incombe già per una soluzione temporanea e che potrebbe essere in panchina il prossimo 8 agosto per la gara di ritorno degli ottavi di Champions contro il Napoli.
FIGLIO D’ARTE
Ma dicevamo di Sarabia, che è figlio d’arte. Suo padre Manu è stato un giocatore dell’Athletic Bilbao degli anni 80, diventato celebre per una maxi rissa proprio contro il Barcellona al termine della finale di Coppa del Re nel 1984. Durante la lite furibonda che si scatenò al triplice fischio (con i baschi vincitori 1-0) Manu Sarabia si lanciò su Maradona – alla sua ultima gara in blaugrana prima del trasferimento a Napoli -, colpendolo con un piede a martello sull’inguine che gli costò tre mesi di squalifica. Fonte: Il Mattino